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Anche il carteggio di Paolito è assai nutrito ed interessantissimo, ricco di acute osservazioni storico militari, specialmente nel seguire gli eventi a cui partecipavano i suoi figli. Ma segnaliamo che in un fascicolo delle sue lettere, del 1939, quando l’Italia non era ancora in guerra, troviamo la dettagliata descrizione della vicenda del piroscafo di linea “Augustus” proveniente dall’Argentina, su cui viaggiava la cognata Rosita Pronsato: era atteso a Genova, dove era andato per accoglierla, ma non era arrivato né si sapeva esattamente che fine avesse fatto, era “top secret”, malgrado tutte le importanti conoscenze che aveva anche nell’ambito delle autorità portuali. Passa un giorno, passa l’altro, nulla si sa. Dopo parecchi giorni, finalmente, il piroscafo (il vascello fantasma potremmo dire) compariva all’orizzonte, i passeggeri sbarcavano, si veniva finalmente a sapere cosa fosse successo: era stato ispezionato e trattenutoa Gibilterra, bloccato da navi militari francesi a Marsiglia, essendovi stivato un carico di grasso animale destinato in Svizzera che volevano sequestrare, poiché asserivano fosse invece per i cannoni tedeschi, uno dei tanti episodi, delle tante angherie, per trascinare, volente o nolente, l’Italia in guerra! |