Carlo Piola Caselli
Ricordi storici, risorgimentali ed europeistici
nell'Archivio Piola Caselli


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     Antonio Piola ha avuto l’elogio più lusinghiero nel “diario” di Carlo Alberto: essendo appunti personali, acquisisce molto più valore. (21) Con Antonio la famiglia si trasferiva da Alessandria a Torino (1831), essendo stato chiamato dal re, appena insediato, a quel Consiglio di Stato, modellato su quello napoleonico, quale sottosegretario alla sezione finanze. In quest’ambito ha scritto il libro, licenziandolo alle stampe nel dicembre 1837, Delle strade ferrate e della loro futura influenza in Europa. (22) Si è occupato anche Delle terre incolte del Piemonte, libro uscito in due edizioni, dedicato a Carlo Alberto, lodato da Carlo Cattaneo negli “Annali di Statistica”, apprezzamento ripreso da Luigi Einaudi, ma in questa sede ci limitiamo alle strade ferrate, per la loro rilevante importanza logistica che avranno nelle guerre per l’unificazione dell’Italia, precorrendo gli studi di Cavour e di Petitti di Roreto (che sicuramente avranno usato parte del suo “inchiostro”), analizzando anche l’aspetto militare e spiegando la diversità di scartamento tra i vari stati e staterelli, per motivi di sicurezza militare!
     Nel 1842 Carlo Alberto visitava Montecastello e, per meglio festeggiarlo, venivano portati nel cortile due pezzi d’artiglieria: (23) non per pura retorica aulica, ma poiché questo castello avrà un ruolo particolare, sia come piazzaforte che per la segnaletica ottica, nelle guerre d’indipendenza e specialmente nella seconda, essendo così vicino ad Alessandria.

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(21) ) Francesco SALATA, Carlo Alberto inedito. Il diario autografo del Re. Lettere intime ed altri scritti inediti, Mondadori, Milano, 1931.

(22) ) A. PIOLA, Delle strade ferrate e della loro futura influenza in Europa, Pensieri del conte, Torino, Dalla Stamperia Reale, 1838.

(23) ) E. ASTORI, Ibid.