Carlo Piola Caselli
Ricordi storici, risorgimentali ed europeistici
nell'Archivio Piola Caselli


Pagina 10 di 43       

%


     Il 17 gennaio 1843 Carlo Alberto nominava il conte Antonio Piola suo consigliere. Poi, il 28 maggio il re, imbarcatosi ad Alessandria, percorrendo il Tanaro, passava sotto Montecastello, nel portarsi a Rivarone per le evoluzioni militari.
     Nel 1852 Antonio Piola, nella sua qualità di intendente generale di Genova, ossia di Governatore, con pieni poteri, carica assunta nel 1849, proprio nel momento più delicato, dovendo tenere a bada con equilibrio le turbolente fazioni operaie, fondava l’Ansaldo, a Palazzo Ducale, apponendo la propria firma nell’atto notarile, per conto del governo, essendo il rappresentante legale di esso: nasceva così un’industria che avrà un grande ruolo nella storia militare dell’Italia. (24) Nei suoi discorsi al consiglio divisionale auspicava l’apertura del Canale di Suez, promuoveva, tra l’altro, la Compagnia Transatlantica, ed in quello del 1851 ricordava di aver seguito e promosso con trepidazione ogni passo della costruzione della ferrovia da Torino a Genova. Poi redigeva anche un saggio di ben 156 pagine, Considerazioni sulla questione d’Oriente e sulle probabili sue conseguenze, con scritto nel frontespizio “Il beneficio da ricavarsi dalla vendita del presente Opuscolo è destinato per un ricordo alla Truppe Piemontesi in Crimea”, (25) in cui menzionava anche il generale russo Gorciakov.
     Dal matrimonio con la damigella Luigia Caselli, Antonio Piola ha avuto sei figli e quattro figlie che, per concessione sovrana, nel 1838 hanno assunto anche il cognome materno. Ha avuto, così, origine la famiglia Piola Caselli, che tanto si è distinta nel risorgimento italiano Mentre le figlie si sono accasate con giovani della nobiltà piemontese, alcuni dei maschi si sono imparentati con le primarie famiglie non solo dell’Italia ma anche di varie parti dell’Europa.

* * *

(24) ) AA.VV., Storia dell’Ansaldo, I, Le origini 1853-1882, a cura di Valerio Castronovo, Laterza, 1994, p. 38.

(25) ) Considerazioni sulla questione d’oriente e sulle probabili sue conseguenze del Conte A.PIOLA, Consigliere di S.M. Intendente Generale di Divisione, Torino, Tip. Subalpina di G. Pelazza e Ca, Settembre 1855. Alla Biblioteca Nazionale copia con dedica olografa a Gino Capponi.