Carlo Piola Caselli
Il card. Carlo Francesco Caselli (parte seconda)


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     Stranamente però, a meno che non sia un ‘lapsus calami’, già il 16 ne data una da Orvieto per Baroni a Parma, “Dalle lettere del P. priore di Vigevano” del 7 agosto “si scorge chiaramente che l’ordine della partenza de’ Forestieri dal Piemonte non riguarda i Regolari” altrimenti sarebbe dovuto partire da Asti anche P. Craviotti. L’applicazione a P. Motti è per altre cause. “Quanto alla soppressione di quel convento la temiamo come fondamento, e temiamo di più che non sarà solo”. Piacere che abbia ottenuto il permesso della visita, “gli desideriamo divina assistenza, salute e prosperità”.

     Ad Antommarchi a Roma precisa che tutto quanto spettante alla Lombardia si sbrigherà al nostro ritorno a Roma. (446)

     Nel frattempo il generalissimo si è traferito, verso la fine di agosto, da Mombello a villa Manin a Passariano di Codroipo, vicino ad Udine: continuando le conferenze diplomatiche tra i plenipotenziari austriaci e quelli francesi, ha tagliato corto, non esservi altro da definire, o la guerra o la pace. Potendo contare, alla fine di settembre, su 40.000 truppe reggimentale ed altri 80.000 uomini, è in grado di dare un ultimatum. Si arriva così al 18 settembre ed al trattato di Campoformido, in base al quale può estendersi fino alla cerniera dell’Adige, tenendo una frontiera militare ben incardinata ad una fortezza importante come Mantova. La Repubblica di Venezia vien perciò dissolta, trasferendo i territori con annessa Istria e Dalmazia all’Austria, mentre la Francia tiene le Sette Isole greche del Mar Ionio. Il 21 la Valtellina, dipendente ecclesiasticamente dal vescovado di Como ma politicamente dai Grigioni, ottiene di unirsi alla Cisalpina, acquisendo così Milano una preziosa via di passaggio verso il Tirolo e la Germania.

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(446) Il 16 ai PP. Baroni (cont.: i PP. Pizzoli e Ghirlanda si sono adattati a fare l’ebdomada onde non rimanga la chiesa senza la solita ufficiatura, ma P. Pichi chiede un ns. ordine), Pell. Ghirlanda a Pesaro (il loro prov. si ritrova nel parmigiano per la visita ai conv. e i PP. m.ri sono esentati dall’ebdomada o settimanale quando vi siano altri semplici sacerdoti a farla o bacc. ma se mancano ed essendo l’officiatura una necessità debbono provvedervi), Antommarchi (cont.: permesso a P. Spaggiari di ben. corone ed ascrivere l’abito, malattia del prov. e socio di Lombardia).