Carlo Piola Caselli
Il card. Carlo Francesco Caselli (parte seconda)


Pagina 286 di 300       

%



     Il 21 da Orvieto Caselli suggerisce all’ex provinciale e priore Francesco Quaini a Brescia, per l’infausta nuova della soppressione di quel convento e la petizione di poter vestire da prete secolare, di sottoscrivere una ‘protesta’ in cui dichiari di esser pronto a ripigliar l’abito religioso ad ogni chiamata ed a prestarsi all’obbedienza.

     Al P. Pietro Borroni ai Servi a Milano esprime rallegramenti per l’elezione a presidente e P. Uggeri a socio, concedendogli le facoltà spirituali. Per le prediche, si pensa che nel prossimo anno saranno sospese Milano, Castiglione e Mantova, tantopiù che è tardi per provvedere all’avvento a Castiglione, eventualmente lo faccia con qualcuno dei suoi.

     Al P. Paolo Marchetti a Sommariva, che vorrebbe assentarsi per sette od otto mesi, e potrebbero provvedere al conventi i PP. Cucchi e Borletti, i quali hanno buon credito, che dire? “Al Gen.le tocca di sorbire tutto l’amaro dell’attuali circostanze” con il rammarico di non poter far capitale che di pochi. “Piaccia al Sig. di porre fine una volta ad un complesso sì enorme di calamità, e darci ajuto e forza per poterle sostenere”.

     Al fratello Paolo Giuseppe ad Alessandria invia la patente di confessione per il priore di Broni, tratta della definizione delle cambiali ricevute, dell’assegnazione di soggetti a S. Salvatore e Monte, del divario fra lui e Ferrero, che per P. Borletti ci indica Castelnuovo Scrivia anziché Racconigi, “riflettiamo poi che sono ora purtroppo vicine molte soppressioni, onde per non fare una destinazione che venga distrutta nell’atto che si fa, aspettiamo un poco”. Goveani “è in Genova messo in convento con ordine di quel Governo, che si rispetti, e si riguardi come Patriotto”! (447)

* * *

(447) Il 21 ai PP. Caselli (cont.: al suo P. socio avvento a Montefano e quar. a Perugia o Roma ma per le temute soppressioni deve invece attendere al suo convento), Vinc. Gadini a Forlì (dica a P. Baldini che si risponderà da Roma), Fil. Marmaranzana a Castellazzo (lic. di rimanere in patria altri 2 m., raccomandandogli lo studio), Ag. Casotti a Todi (esibisce lettera di cugino e cugina, compassione per la sua patria e famiglia, ma andar là, “in tempo com’è questo, di disordine e di tumulto” a poco gioverebbe la sua presenza e si esporrebbe a grande pericolo, quando cesseranno queste effervescenze, se piacerà a Dio chiamare a sé sua madre, raccomandiamo intanto al Signore la sua patria ed i suoi parenti).