Carlo Piola Caselli
Il card. Carlo Francesco Caselli (parte seconda)


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     Il 15 al barone Gonzales e Quingles ad Alcamo si dichiara spiacente di non potergli dare gli opportuni ragguagli sulla dispensa matrimoniale per i pochi elementi contenuti nella sua lettera, pur avendo consultato i più accreditati spedizionieri, i quali non sono in grado di precisare la spesa occorrente per la dispensa, percui deve inviare più chiari e distinti documenti, indirizzandoli a persona esperta e valente, capace di procurargli il minor dispendio, riconoscendoci insufficienti a tale oggetto.

     Intanto il 12 suo fratello Paolo Giuseppe, con il P. Pietro Ferrero ex provinciale come delegato vicario generale ed il P. maestro Paolo Marchesi socio provinciale, ha aperto nel convento di S. Stefano di Alessandria la visita generale. (435) Il 16 gli scrive criticando il memoriale al ven. definitorio presentato dai Padri di Caselle a favore del commisso frà Pellegrino Dal Ponte con rescritto, onde non sia ammesso al noviziato, essendo lì da più di quattro anni: l’accettazione di conversi e chierici si fa a mezzo di tre ballottazioni e, se i Padri di Castelnuovo non l’hanno fatte, la sua accettazione è tuttora pendente, quindi ad arbitrio del provinciale, ma resterebbe condannabile la poca civiltà del convento di Caselle, che toglie a quello di Castelnuovo un certo diritto? Seguono varie disquisizioni sull’argomento. Gli promette di occuparsi dei già figli del convento di S. Salvatore e di Monte, ma gli occorrono alcuni ragguagli, anche se “non sappiamo qual figura si farà presso S.M., dando ora una provvidenza, che si doveva dare sette o otto anni fa”. Aggiunge che ai primi di ottobre partirà per la visita fino ai Santi. Si son avviati per il genovesato P. Boselli con due professi, vi andranno P. Soleri ed il lettore Garibaldi e forse altri tre che stanno a Perugia: li abbiamo lasciati liberi di scegliere. Se Craviotti non fosse considerato, in caso di soppressione, che ne sarà? (436) Paolo Giuseppe Caselli con Ferrero e Marchetti per il 18 intimano a tutti i Padri di detto convento di congregarsi, onde procedere agli atti del capitolo conventuale per l’elezione dei nuovi officiali. Seguono 11 paragrafi e varie considerazioni aggiuntive. (437)

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(435) O.S.M., Libro de’ Partiti et Memorie del Con.to di S. Stefano d’Alessandria dell’Ordine de’ Servi di M.V., ff. 196r.

(436) Il 16 ai PP. P.G. Caselli (continua: avvento di Montefano al P. socio per esser di strada al quar., i frati di Genova hanno ritirato i frutti della cappellania Spinola, potremo far trattenere quelli futuri. Non disapproviamo la sospens. alla ns. determinaz. sul regg. Vinay e lettore Craviotti, P. Porro, pulp. di Racconigi, avvento di Castelnuovo, citatoria, notizie di “Goveani, ed altri, se mai, che Dio non voglia, fossero impicciati nelle passate turbolenze”, pat. conf. per curato Marazzani), Fil. Pavesi a S. Fior. (prof.° Ippoliti, avvisi P. Tomei dello scandalo dato a Firenze dai prof.i), Erc. Ant. Bonanomi a Milano (notizie dell’arrivo di mons. Silva, predica a Mantova o Castelnuovo Scrivia, oppure al P. Ferioli, o Vogogna, evitare in questi tempi difficili lunghi viaggi), Gio Ang. Fil. Porro a Cassine (suo arrivo quar. a Racconigi, avvento a Castelnuovo, avvento di Torino al P. Caselli di Castelnuovo), Fil. Matteucci a Città d. P. (partenza di P. Boselli e 2 prof.i per il genovesato), Vinc. Rossi a Montefano (rin. all’avvento, se trova altri, comunque non grosso impegno, solo 5 prediche), Gio Ang. Mazzasogni a Guastalla (morte di P. Colombani, partenza prov. Baroni per la visita, P. Alloggi da Pesaro ora a S. Pedretto, stolta sua procedura, come del P. Motti a Castel S. Giov., i PP. visitatori dovranno trovar un carcere e rinchiuderli, per liberare i buoni dalle loro nuove molestie. Pulp. di Bardi).

(437) O.S.M., Libro de’ Partiti et Memorie, Ibid., ff. 195-196. Firmato: Ang. Luigi Fiorano, Am. Astori, Gius. Ferreri priore, Marchetti, P.G. Caselli prov., Pietro Ferrero vic. gen., Paolo Lazari partitario.