Pagina 231 di 300 |
(371) Fonte principale di questo capitolo, O.S.M., Epistulae Priorum Generalium, s. I, v. 45 (1797), ff. 60-183v. Il 7 ai PP. Eman. Manero a Cassine (pulp. a Giac. Fil. Caselli), G.F. Caselli a Castellazzo (pulp. di Cassine, eventuale annuale di Torino), Franc. M. Testafochi a Vignale (commissione al proc. gen.), Luigi Ant. Guidotti a Lucca (pulp. di Fontana, per l’annuale di Montecchio fatali circostanze), Paolo Canciani ai Servi di Venezia (regg. di Verona gradito, il residente di Torino a Verona ha notato l’impegno per i suffragi al re di Sardegna, come già nei registri del fù P. Adami “sappiasi la riconoscenza che la Religione conserva per i Sovrani che si degnano riguardarla con occhio di clemenza”, confessioni, disquisizioni, P. Massetti), Luigi M. Grossi a Faenza (Ferrara, pulp. di Bergantino), Paolo Bonfichi a Parma (lettore di Piacenza), Gius. Canepari a Parma (P. Bonfichi, stud.i Gervasoni, Cecchieri e Sommariva, piacere e gradim. di S.A.R.), Mich. Rivelli a Senigallia (farsi coraggio ad andare a Bologna), l’8 ai PP. Luigi Ghersi a Parma (figliolanza di Torino), Gio Ang. Targhi a Imola (prestito del sig. Salvagni al P. Monterumici, trovasi a Bologna dove la nostra autorità non vale, si rivolga al superiore del conv. de’ Servi), frà Luigi Gallini laico professo (voci a Bologna sulla soppressione dei conventi. “Il Sig. abbia pietà della nre miserie”), a don Alberto barone Gonzales e Quingles (sommario delle indulgenze, reliquia dei Sette BB. Fondatori, riforma del Messale Romano di S. Pio V, breviario romano dell’ordine), il 13 a Ricca a Napoli (copia decreto 1762 per estens. uffizio e messa de’ Sette BB. Fond. agli stati ereditari di casa d’Austria, P. Facchini, sig. canonico). |