Carlo Piola Caselli
Il card. Carlo Francesco Caselli (parte seconda)


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     Le questioni vanno sanate: raccomanda a P. Gio Batta Gazzani a Viterbo di far chiamare il sig. Giuseppe Schiavi e Crescenzio Fracassini per dir loro che riteniamo giuste le loro istanze e saranno soddisfatti appena possibile. Al P. Gio Pietro Galassi ai Servi “abbiamo piacere della descrittaci qualità del P. Bertoncelli da lui raccomandatoci” assicurando quelle premure che possano esser consentite.

     Il 26 tien duro, sia pur con garbo, con il governatore mons. Giuseppe Morozzo circa la rinunzia agli studi del Perilli, avendogli risposto di rifletterci bene: ora si è rivolto a monsignore e, pur di ottenere di rimaner a Perugia, dice che si rimetterebbe all’arbitrio suo e nostro ma, per la seconda condizione ci troviamo nella dura necessità, domandando perdono all’E.S., di dire che lo lasceremo colà se potremo farlo, in base anche ad una docile subordinazione del giovame ai suoi religiosi doveri.

     Ringrazia P. Giuseppe Gualdi a S. Giorgio per la disponibilità a presiedere il capitolo, raccomandandogli di guardarsi dal Pizzoli, della destinazione altrove di P. Alloggi, mentre P. Semidei ha chiesto dispensa dall’intervenire. Avverte P. Giuseppe Cella, priore a S. Giuseppe, finora non è venuto il sig. Ferrini a riscuotere, abbiamo parlato con mons. Malvasia e tramite lui la causa verrà raccomandata all’ab. Benvenuti segr.di mons. Strassoldo, ponente. (300)

     Il 30 commenta indirizzandosi all’avv. Testona, vice giudice a Vogogna, la morte di P. Reschigna, il rincrescimento in quel regio borgo, cui era assai caro per l’ottime sue qualità, al contrario della memoria lasciata dal disgraziato P. Sbaraglini, che non sappiamo dove sia finito. A Belluomini, finalmente eseguito l’allontanamento di Pizzoli, come assicura Boni, “tolgasi finalmente dagli occhi di quei Religiosi quel denso velo che loro impedisce di vedere le cose come sono”. (301) A Vallaperta a Guastalla non manca di raccomandare astutamente, presentandosi a S.A.R., di ravvivare l’affare di Croara, previo intesa col P. socio Canepari, poiché la cosa non appaia mossa da noi.

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(300) Il 26 ai PP. Gualdi (continua: tonaca per prof.°, rinnovo collegio non sappiamo se potremo continuare a tenerlo, P. Moroni pat. per S. Gior.), Belluomini (composiz. lite a Fuligno, tramite il falegname, sospeso P. Cotta da sindaco, pat. a P. Astesana a Castello, P. Gazzani, Casarini a Senigallia, P. Tomei, “Perilli continuerà a inquietare”, se ha materia e dati per fargli processo, non occorre un ns. interv., prof.° Goveani, affare di S. Fior. trattandosi di individui maturi e graduati siamo obbligati a provvedere, altrimenti mancheremmo al ns. uffizio), Niccolò Hanché a Città di Castello (bacc. Craviotti non pensi all’esame ma a guarire, pat. per Senigallia per prof.° Canarini), Gio Fel. d’Alessandria guardiano cappuccino a Orte, via Otricoli (novizio Luigi Deamicis da destinare a qualche studio), al sig. Franc. Perugini a Montefano (Marazzani provvederà al totale rimborso)

(301) Il 30 ai PP. Belluomini (continua: memoriale dei parrocchiani di Foligno riguardo la “Macchina” verremo a liberarci da molti fastidi. Vi vorrebbe un altro affare di Lipari, cambiale da Benevento su spoglio Zampagni, orologio e libri, P. Priggioni), Gio Ang. Baroni a Spoleto (lic. prof.° Calamata di andare a Lucca, P. Longhi, P. Moris, prof.° Zangrandi, Boni eseguiti ordini), Vallaperta (continua: ritorno dalla predicaz., escludere Pizzoli che ha voluto ordini scritti ed ha assicurato di eseguirli, sordità parroco di S.M. in Via, ce n’ha parlato l’e.mo vicario, quar. ’97 di Bologna S. Gius. al bacc. Ang. Bignami, ma se è spurio il suo grado? P. Moris, prof.° Zangrandi, Simonetta a S. Fior., P. Guidotti, Gualdi delegato al capitolo, dispensa a Semidei, traslazione del P. Santi), Paolo Marchetti a Milano ai Servi (quar. di Codogno ’97, P. Negri), Gio Ang. Locatelli a Senigallia (assisterà i giov., prof.° Baroni, “godiamo che l’Emo Vescovo sia soddisfatto … dell’opera sua prestata in seminario”), Nic. Pace a S.M.N. (PP. esaminatori per il collegio, si consigli con le sue forze e poi risolva), Franc. Gubeddu a Cibona (PP. Ragghianti e Caroselli siano istruiti nella morale, teorica e pratica).