Carlo Piola Caselli
Il card. Carlo Francesco Caselli (parte seconda)


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     Il 7 chiarisce a don Ludovico Valentino Guglielmo du Bourg, a Cadice, che per benedire abitini di S. Maria Addolorata nelle Province Unite Anglo-Americane, ove erigere la compagnia, debba far pervenire le richieste tramite il console americano residente a Roma. (192)

     Il 10 rampogna P. Camillo Bruschetti a Parma “Se avessimo a fare tutto il dovuto caso degli arbitrii che Egli si è preso nell’anno scad. così nella Quar. come nelle vacanze, non dovremmo accordargli la richiesta licenza di predicare nella prossima” in Castelnuovo di Sotto, “Ciò(non)ostante lusingandoci che Egli non vorrà abusare permettiamo sia di 3 volte la settimana”, raccomandandogli di partire più tardi e tornare più presto, disponendo le cose in maniera che gli studenti non ne siano pregiudicati. Il 14 ragguaglia i provinciali Belluomini a Gubbio e Vallaperta a Guastalla della grave infermità ai polmoni del cardinale protettore Andrea Corsini, vicario di Nostro Signore. (193)

     Poi volge la propria attenzione alla Corsica, indirizzando quattro lettere ai PP. Bonfiglio Guelfucci vic.°gen. e Giuseppe Mortini a Belgodere, Sostegno Palmieri a Centuri e Giuseppe M. Rinesi a Bastia. Padre Mortini ha dato la consolante notizia della riapertura di tutti i conventi dell’ordine, facendo presente la necessità di deputarvi un vicario generale, non tanto rapporto ai religiosi, quanto per trattare con le autorità, percui Caselli ne investe il primo, per la sua sperimentata prudenza, penetrazione e saviezza, disposto anche ad ampliarne le facoltà, e glielo comunica. Al Palmieri, lodando lo zelo per il bene dell’ordine “in quel Regno”, annuncia che sta inviando a P. Guelfucci la patente, a Rinesi, tramite un prete che si reca colà, il piego con il riscontro alle sue proposizioni del 14 dicembre trasmesse da Cibona da quel lettore Sardo, precisandogli che per le assoluzioni ai giurati sia d’uopo rivolgersi ai rispettivi vescovi, che soli possono assolvere dalle censure, a Mortini esprime il cordoglio per la perdita della madre “cui dia il Sig. eterna pace”, affrettandosi a riscontrare la sua del 20 novembre ma di non aver ricevuta la precedente. “Se Egli ha ottenuto da quel Governo l’assenso” per la riapertura di tutti i conventi del Regno avrà ben meritato dinnanzi a Dio, riconoscendo il suo zelo nella ricognizione personale di essi, “eccettuato il solo di S. Antonio per prudenti riflessi”, quindi gli comunica della designazione di P. Guelfucci. Quanto alle facoltà apostoliche per assolvere quei giurati, precisa anche a lui che dalla Santa Sede siano state date ai vescovi della Corsica, esprimendo nome, cognome, qualità del giuramento o giuramenti fatti.

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(192) Il 7 ai PP. Gius. Fil. Natali e Gio Ang. Buzzoni a S. Gior., (P. Maggioni, dimesso dagli studi, anziché verso la sua prov. s’è dir. all’opposto), Amad. Cottogni a Narni (donaz. Sig. Massi all’altare dell’Addol., se censo conforme alla bolla di S. Pio V ed altri partic.), Fil. Dini a Cesena (“Nell’ultimo Capitolo provinciale” essendo “i PP. Definitori distratti da altri gravissimi problemi” non fecero il correttore dell’Abito de’ Sette Dol. del conv. di Civitella, vi provvede C., disquisisce sulla ‘via Matris’ di privata istituzione, recita della corona, P. Casotti e noviziato, messe dei sac., per le riduz. fatte dai commissari della fabbrica di S. Pietro si dovrebbe ricorr. al Papa, se corrispondano alle sue intenzioni).

(193) Il 10 ai PP. Gius. Cella a S. Gius. (pag. all’ab. Ferrini 40 sc. rom.), Am. M. Amati a Pesaro (libretto della corona; richiesta di un religioso), il 14 ai PP. Fil. Bottacci a Foligno (prof.° Caroselli, lingua latina, tempora di quar., dimissoria, inutile affrettare e dare incomodo a quel vesc.), Gio Ang. Belluomini a Gubbio (priore di S.M.N., prof.° Curti ha trov. a Codogno l’indulg., altri dice sia stato arrestato, P. Simi), Fil. Dini a Cesena (priore Giberti e mro Conti), Carlo Giberti ai Servi (conteggio debiti Facchini; “le notifichiamo” che frequent. si porta colà da Budrio il P. Franc. Conti, contro il divieto di quell’emo arciv. e del suo prov.), Vinc. Graziani a S.M.N. (provvedim. per Curti a Codogno, P. Perilli semina discordie tra la gioventù, usi l’autorità a tenore delle costituz.), Pallota a S.M.N. (difende pubbl. Perilli in filos. ma difetta in teol., sua condotta, “sua responsabilità” di ragguagliarci “sulla morale e scientifica condotta dei giovani”), Fil. Vallaperta (se il conv. di S. Pedretto facesse a quello di Borgo S. D. ”la condonazione” di parte del credito; P. Bonfichi, prof. Gasparoni e Ortalli, visita in S. M. in via, curato Assandri, P. socio Baroni, prestito fatto in Piacenza dalla libreria al conv.; “Abbiamo infermo l’Emo Sig.r Card.e Andrea Corsini Vic.° di N.S. e Nro Protettore”, male di polmone e di petto, le cose però vanno bene da jeri in qua, e si spera).