Carlo Piola Caselli
Il card. Carlo Francesco Caselli (parte seconda)


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     In questi giorni fa capo a S. Maria dei Servi a Parma, ma va a S. Rocco a Salsomaggiore e si spinge anche nel pittoresco borgo di Licciana, per visitare S. Maria Annunziata, convento destinato a cadere presto in rovina, i cui affreschi verranno conservati nella chiesa dei SS. Giacomo e Cristoforo. Comunque, il 16 è ancora a Parma, poiché da qui scrive due lettere, una al cav. Paolo Farinola a Livorno reclamante un debito di sette anni fa del P. Domenico Benedetti, ora a Licciana, di 6 zecchini, percui ordina tramite il priore Tonnarelli la rateizzazione, l’altra a Bonfigl.° Mariani a S. Maria in Via, per il suddiaconato di Luigi M. Bussi. Il 22 risulta a Guastalla, dove rimane sicuramente fino al 26.

     Intanto il 19 mons. Giulio M. della Somaglia comunica, a nome della sacra congregazione de’ vescovi e regolari, ponente il card. Archinto, l’approvazione del piano economico di risanamento, dando licenza di affiggere gli editti per l’affitto ‘a novennio’ dei poderi in forza dei rescritti del 30 settembre 1788, 9 settembre 1791 e 7 settembre 1792. (102)

     Il 27 visita S. Maria dell’Olmo a Montecchio, dove si risvegliano i ricordi del suo primo incarico (1769-72), poi prosegue in giornata per Reggio, dove in questi giorni compie la visita del convento, e dell’annesso santuario della Beata Vergine della Ghiara, dove è stato reggente (1775-78) e dove l’arte primeggi asovrana amalgamandosi alla fede. Avverte subito Dini ai Servi a Bologna che “sono poche ore che siamo in Reggio e che p(er) il 7 vegn(ent)e speriamo di poter essere in Bologna”. (103)

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(102) O.S.M., 17, Caselli; O.S.M., Registro, Ibid. Caselli il 22 ai PP.Gio Ang. Mazzasogni ai Servi (3 mesi per andare dal f.llo), Boselli (recita in S. Gior. il settennio de’ Sette Dol., incomodi di P. Besozzi), Vaccari (riduz. degli obblighi, intese del fu Mazzasogni col P. Clementi), don Bartol. Baggiani a Castreccioni-Camerino (bened. abitini), Luca M. della SS. Trinità passionista al Ritiro di Vetralla (idem, se fosse ad altro Ritiro, ne dia avviso), il 23 a P. Gaet. Ang. Mariani a Reggio (motivazioni di P. Vaccari), il 26 al P. Gio Ant. Negri ad Alessandria (quar. di Codogno; il prov. non potendo proseguire la visita, supplirà lui come delegato, non perdendo di vista l’affare capitolo).

(103) O.S.M., Registro. Caselli scrive anche a Prosperi (pat. conf. P. Alessi, dimiss. al prof.° Aliora, bacc. Corsetti, P. Luigi Bertini a Borgo S. D., Spagna, P. Bonardi priore di Luserna, P. Trolli per 4 m. vagabondo ma ‘retento habitu’), il 29 al P. Pell. Bonfichi a San Pedretto (fac. nella visita di assolvere ed essere assolto nei casi a noi riservati; i 40 gigli di Pandino in “contanti vengono impiegati nella nuova Fabbrica del volto di quella chiesa”), il 30 al P. Pell. Lena a Lucca (prof.° Giambastiani).