Carlo Piola Caselli
Il card. Carlo Francesco Caselli (parte seconda)


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     Il 2 settembre avverte P. Giuseppe Sbaraglini a Montecchio che, autorizzato tramite S.E. il governatore di Reggio cons. di stato e di conferenza, dal tribunale della suprema giurisdizione di Modena, il rettor provinciale P. Gaetano Angelo Mariani, al quale compiega la sentenza il giorno dopo, potrà destinarlo in qualsiasi convento, fuorché di Reggio e Montecchio; i 100 zecchini restano depositati ed il dì seguente gli permette l’avvento ed il quaresimale a Montefano, per facilitargli l’affiliazione.

     Il 3, assunte informazioni, affronta nuovamente il sig. Alomelli, impresario generale a Torino, il cui figlio Gio Batta dovrebbe avere effettivamente 4 zecchini annui ed in compenso sarebbe obbligato a svolgere l’attività di chierico ma, nelle sue condizioni, non ne è in grado, mentre per Domenico occorre molta sopportazione, essendosi comportato indecentemente anche in occasione della visita e le scuse sono state tardive, benché si cerchi di usare tutta la carità: si consulti pure con questo rettor provinciale e con P. Bonfichi. A Gio Batta è stata fatta fare una gita a Reggio affinché Caselli gli potesse parlare benevolmente, che ora scrive anche a Domenico a Parma, redarguendolo e per manifestargli l’afflizione di suo padre. (104)

     Il 5 riscontra al conte Giuseppe Boschetti, consigliere di stato e governatore di Reggio, assicurandolo sulle disposizioni date e confermando che i 100 zecchini saranno a disposizione del convento che riceverà P. Sbaraglini, il quale ha subito fatto atto di sottomissione ma ha cercato, il giorno seguente, di sottoporre un suo progetto, però Caselli ha tagliato corto, facendogli intendere essere irrevocabili le determinazione, salvo quanto suggeritogli circa le predicazioni. Infatti, a stretto giro, conferma a Sbaraglini tutto ciò.

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(104) Il 2 sett. al P. Ang. Tuci a Montecchio (saldo per mercanzie al negozio degli Eredi di Sante Borini), il 3 ai PP. Fil. Caselli ad Asti (P. Antommarchi, quar. a Racconigi, vac. in patria a Fubine), Dom. Alomelli a Parma (priore di Bardi, P. Bonini), Sbaraglini a Montecchio (prediche di P. Gius. Cella), Franc. Testafochi a Vignale (profess. del P. Marmanzana, capitolo prov., se non si potrà tenere, cartegg. in merito al ritorno a Roma di C. per i Santi, pulp. per P. Grati, broglio pel quar. di Cassine, dovremo forse acconsent. non avendo altri, non dimenticando le irregolarità purtroppo note di quel relig.), Prosperi (rescritti per Borgo S. D. vanno bene, affare di Licciana, dica al cav. Pereira di scriv. al P. Gius. de Angelis custode dell’Isola di S. Michele, osservi il diploma d’erez. comp. de’Sette Dol.).