Carlo Piola Caselli
Il card. Carlo Francesco Caselli (parte seconda)


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     Il 30 scrive al P. Filippo M. Schiavi a Tortona, con una punta di affettata modestia, declinante comunque i meriti più all’ordine che a sé stesso. “Sarebbe veramente per la Religione (servita) un’epoca gloriosa la restituzione del Consultorato de’ Riti dopo la lunga vacanza di dieci anni, se caduta fosse in altra persona fuori della Nra, poiché questo avrebbe potuto disimpegnare questo Posto ... viemmaggiormente stabilirlo nell’ordine col nuovo lustro, che riceverebbe dalla Persona medesima. Comunquesiasi poiché il S. Padre per mero spontaneo impulso di sua clemenza ha voluto rendere alla Religione questa onorificenza nella povera Persona Nra. Mentre per parte dell’ordine professo al medesimo la più ossequiosa riconoscenza, per la parte nra non facciamo altro che pregare quel Sig. medesimo che lo inspira, acciocché Egli ci assista … anche Sua Eccellenza Rev.d.ma quel rispettabilissimo Prelato è pieno di umanità e di non meritata cortesia verso la povera ns. Persona … come avrà inteso dalla Gazzetta contro la comune aspettazione alla carica di M.ro del Sagro Palazzo è stato promosso il Rmo Pani (13) già Commiss.° del S. Off.°”. Dal tono, sembrerebbe un po’ contrariato che vi sia assurto un arciconservatore. Contraccambia le congratulazioni al Nob. Pietro Paolo Pulciano a Castellazzo, nominato senatore.

     Il 4 luglio scrive ai PP. Francesco Quaglia a Todi (amministrazione di Portaria), Ottaviano Colacicchi a città di Castello, Ercole Bonanomi, (sua eccellenza mons. Odescalchi, partito questa notte per Milano, prenderà alloggio in quel convento). Il 6 raccomanda al prov. Luigi Vivarelli che domenica 16 partirà per Firenze, dove trascorrerà l’estate, l’emo card. Corsini “nostro protettore” affinché si rechi a rendergli visita e “compresentarli gli umilissimi Nostri ossequi ed occorrendo potrà con esso trattare dei Nri affari”, chieder perdono a mons. nunzio se nei conventi di Foligno, Senigallia e Cesena “non fosse stato accolto convenientemente al suo merito, pregandolo scusare la Nra piccolezza”. (14)

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(13) Il teol. dom. Tomm. Vinc. Pani succede a Tomm. M. Macachi, nel 1789 ha pubblicato un libro per combattere i novatori, con editto del 20 lug., nella sua qualità di censore pont., disciplina il commercio librario, poi vien incaricato della disamina dei manoscritti di Cagliostro (note biogr. di Roberto Derossi). Nel Compendio della vita di S. Luigi Gonzaga, tratto dalla vita scrittane dal P. Virgilio Cepari, Roma, 1792, l’”Approvazione”, a p. VII: “Per commissione del Rmo P.M. del Sagro Palazzo ho letto il seguente … Roma 21.giugno 1792 dal Convento di S. Niccolò in Arcione F. Michele Argelati de’ Servi di M.V. Maestro in Sagra Teologia, e parroco”.

(14) Il 4 ai PP. Mazzasogni a Reggio E. (disordini del prof.° Ang. Beltrami), Am. Scannavini a Russi (disordine amministrativo). Il 7 ai PP. Fil. Vallaperta a Parma, Am. Vignaferri a Bologna, Gir. M. Pichi a Sansepolcro “La preghiamo di rassegnare a quel rispettabil.° Mons. Vescovo (il servita Costaguti) ossequiosi ringraziamenti”, Pell. Lena a Bologna (Bagni di Lucca per la sua salute), Stef. Antommarchi a Lucca, Alessa. Franco alla Scala a Verona, Am. M. Amati a Pesaro, Angiolo Achilli a Cesena; con biglietto della s. congr. disciplina reg., ammonimento al P. Vinc. Graziani a Todi, sul ricever in convento minori dell’età prescritta e altra questione della discipl. regolare nel convento “ameremmo peraltro che si diportasse con un po’ più di maturità, e di prudenza”.