Carlo Piola Caselli
Il card. Carlo Francesco Caselli (parte seconda)


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     L’11 rivolge la penna a Barcellona, al P. Bonfigliolo Piqueia, circa quelle province, in riferimento al proprio predecessore P. Clementi, circa l’ ammissione di Simone Taddeo al collegio di Enrico, o di Gand, con dispensa della sacra congregazione de’ vescovi e regolari, gli partecipa quindi la morte di Adami, lo ringrazia del vaso di squisitissimo tabacco avuto in regalo tramite P. Ballester quando è stato a Roma. Scrive una lunga lettera anche al P. Giovanni Baynat, in Spagna, sull’erezione delle Compagnie de’ Sette Dolori di Maria, di Simone Taddeo e d’altro, poi al P. Crisologo M. Greimbl ad Innsbruk. (15)

     Il 14, ringraziando delle felicitazioni S.E. il march. Ignazio Malaspina, accenna anche all’accettazione del giovane Giacomo Picciati. Poi invia una circolare ai PP. Stefano Antommarchi a Lucca, Felice Fassini a Torino, Filippo Caselli ad Asti, Pellegrino Marazzani a Cesena, Benizio Bottacci a S. Giuseppe a Bologna, Giuseppe Damiani a Città della Pieve, Filippo Bernardi a Parma, Giuseppe Bevilacqua a Faenza, Filippo Bottacci a Foligno, Filippo Pavesi a Montefano, Angelo Bazzoni a Montecchio, Giacomo Filippo Cocchiaroli a Senigallia, Gian Angiolo Tommei a S. Fiorenzo a Perugia, Gian Angelo Mazzasogni a Reggio, Alessio Malaspina a S.M. Nuova a Perugia, Ballestrer a Genova, consegnandone ‘brevi manu’ copia anche ad Alessandro Filippo Piermei al collegio gandavense a S. Marcello, affinché gli segnalino nome, cognome, provincia, figliolanza, grado di capacità per le scienze, dell’abituale applicazione allo studio, dell’indole e religiosa costumatezza di ciascuno, raccomandando “di significarci con precisione le Teol.e Materie e le rispettive questioni, che dal p(rinci)pio del corr. Triennio fin qui ha egli trattate, e quelle che conta di dare sino alla fine”, “quanta parte del filosofico Elenco del 1787 abbia eseguita quel P. Lettore e se sia per ultimarlo”,”quali quanti ed in quai tempi siane gli scolastici esercizi così teologici, come filosofici soliti a praticarsi”. (16)

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(15) Greimbl aveva fama di dotto e di probo, autore di importanti monografie, di fisica, di scienze varie, di relig. e di pietà, ordinato a Bressanone nel 1752, Gabriele M. ROSCHINI, Galleria Servitana, Roma, 1976. Ai PP. Pizzoli a S. Fiorenzo ed a Gian Fel. Arrighi a S.M. Nuova a Perugia, Fil. Conti a Bologna, Calisto M. Politi a Foligno (festa dell’Assunz., Fil. Benizi, l’Addol., scuole), Vincenzo M. Arnaldi a Todi, Carlo M. Giberti a Bologna (P. Pietro Lodi, 12 scudi inviati tramite Alessa. Revioli gentiluomo dell’emo Ranuzzi per pagare Franc. Rastrelli primo violino di quella cattedrale), Fil. M. Dini a Bologna (P. Lodi e altro); all’abbadessa di Portaria; a Gius. Galli a Forlimpopoli (delucidazioni su una mem. della s. congr. della disciplina di 14 punti sul convento di S. Ant. Abate: caccia collo schioppo, cavalcate per il paese, donne introdotte in convento, frequentaz. case di secolari fin a notte avanzata e gioco con loro, religiosi ubriachi per smodato uso del vino, risse, se P. Pell. Gatti abbia in giugno fatto una cena in conv. anche con cinque donne, se P. Rubati dopo pranzo e dopo l’Ave M. frequenti casa della Solaghi spendendo in caffè, cioccolata, gelati ed altro, P. Alvergna si renda ridicolo nel villaggio ed ingiuri, frà Gius. giri ozioso e giochi a carte coi secolari). Al P. Angiolo Cam. Martinengo, a Mantova, menziona G.B. Langier segr. dell’emo Valenti, quares. di Milano, coraggio per superare lo spavento del terremoto. Il 14 ai PP. Gius. Arrighetti ad Arezzo, Gior. M. Panigatti a Senigallia, bac.e Bern. Fraschini (ringrazi le Mantellate delle congrat.), Vinc. Graziani a Todi (sanatoria tramite il proc. gen.), Ant. Negri a Tortona (P. Celsi per il pulp. di Parma), Giannang. Fil. Porro a Venezia (per pulp. di Verona, ne parli al prov. Venturini).

(16) Il 18 i PP. Dini (rallegramenti per l’arrivo a Bologna, per P. Lodi occorre un giurista, decreto in un libro del 1720, priore di Russi), Alessio Gioannini a Piacenza, Bartol. Rossignoli a Parma (correzione dei religiosi costumi spetta al priore, poi al prov., in ultimo al gen.), Gian Ang. Achilli a Cesena (ringr. per accoglienza a mons. Ruffo), Ang. M. Scovoli a Senigallia (salute prof.° Maggioni e premure a Ruffo), Pier Fil. Boggi a Cremona (ringr. per congrat.), Franc. M. Orlandi a Orvieto (infortunatosi, sella contro il petto, da Viterbo ad Orvieto). Il 21 ai PP. Bartol. Ballestrer, ai m.ri dei novizi Secondiano Alessi a Todi, Gian Piero Rossi a Reggio e Gio Ang. Scazza a Forlì, ai PP. Franc. M. Testafochi a Tortona (P. Ferrero, Genova), Gius. Sbaraglini a Montecchio (giudizio da rispettare, trovando un conv. che lo accolga, approveremo), Pell. Boselli bacc. a Cibona (salute), Pietro Gius. Mantelli a Milano (ringr. congr.), Benigno Falt a Vienna (propria elez. e ringr. degli elenchi), il 25 ai PP. Pietro Franc. Viecha a Como, Ercole Ant. Bonanomi a Milano (espulsione del P. Ribaldi, accordata dal S. Padre), Dini a Bologna, Giac. Fil. Cocchiaroli a Senigallia (profitti nelle scienze dei giovani, licenza di viaggiare, dopo la fiera, verso Cortona, purché torni in tempo per le lezioni).