Carlo Piola Caselli
Il card. Carlo Francesco Caselli (parte prima)


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     Il 15 luglio, riuniti nel convento di S. Marcello, Clementi, Caselli ed Andrea Prosperi stabiliscono la ripartizione dei proventi della Cassa della Religione dell’Ordine: 100 al gen., 50 al proc. gen., 25 al segretario e 25 al segr. gen. (P. Giuseppe Martini). (98)

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     Notevoli sono i Europa le ripercussioni della rivoluzione americana (1776-83), d’Olanda (1787) ed infine di Francia (1789). Il 4 giugno 1787 Van der Noot, autore della Memoria sui diritti del popolo brabantino, e Van Eupen capeggiano una rivolta. L’arcivescovo primate, conte Heinrich von Frankemberg, già anni prima si era confrontato con le riforme ecclesiastiche giuseppine, sulla scia delle manifestazioni degli studenti di teologia di Lovanio. I Paesi Bassi austriaci insorgono, organizzandosi in una repubblica federativa (Stati Uniti del Belgio). Gustavo III di Svezia, con l’Atto di Unione e Sicurezza, assume pieni poteri. George Washington è eletto primo presidente degli Stati Uniti.
     Leggendo i Carteggi di giansenisti liguri, curati da Codignola, incontriamo Lampredi che scrive a Spina, criticando il march. Girolamo Durazzo (dedito, dopo la soppressione dei gesuiti, al riordino della pubblica istruzione, legando il proprio palazzo di Genova all’Università), amico di Faggini, de’ Ricci, Cambiaso, Del Mare, Palmieri, e non risparmiando (lettera del 6 luglio 1789) il senatore Luca Giustiniani, anche questi legato ai giansenisti, nella cui cerchia, incredibile ma vero, è stato vivissimo l’interesse del viaggio di Pio VI a Vienna pochi anni fa (1782).

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(98) Ibid.., Appendice, f. 459.