Carlo Piola Caselli
Il card. Carlo Francesco Caselli (parte prima)


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     In giugno il sacerdote professo servita Giovacchino Gherardini, detenuto nel carcere del convento di Bologna per alcuni furti, essendo fuggito, ritenendo l’abito, trascorso un periodo nel proprio paese, è arrivato a Roma, senza le dovute licenze, dove è stato caritatevolmente accolto dal procuratore il quale, dopo tre giorni di carcere claustrale, lo ha deferito a giudizio alla Sacra Penitenzieria.
     P. Cortei, dovendosi mettere in viaggio verso la Spagna, a causa dei malori certificati, ha chiesto di poter restare alcun tempo a Montefano per ristabilirsi, in considerazione anche della sua buona condotta. Ma, partito di lì dopo Pasqua, ha preso la strada per Iesi, Sinigallia, Pesaro, Rimini, Cesena, Forlimpopoli, ove si è riposato, poi si è volto a San Marino, quindi è rimbalzato dai Padri Zoccolanti di Forano. Ma non finisce qui: ha l’impudenza di scrivere alla sacra congregazione esprimendo rammarico e sorpresa, ritenendo l’informazione data dal procuratore generale a proprio talento, senza essersi fatto carico di verificare, attesi i suoi accresciuti malori, di dover portare una pesantissima valigia sul dorso, e di aver chiesto al vicario foraneo di poter restare a Forlimpopoli. Allora la sacra congregazione gli concede fino a tutto agosto per partire alla volta della Spagna.
     Il 30 luglio il card. Carafa risponde al procuratore generale circa l’istanza che il convento di Cortona possa vendere alcune piccole case, a basso reddito, in pessimo stato.
     Fra Teobaldo M. Aliberti avendo ancora bisogno di aria nativa per rimettersi in salute ed il proc. gen. annuendo, la sacra congregazione de’ vesc. e regolari il 14 agosto accondiscende, purché tenga l’abito. (97)

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(97) Registro Procuratori Generali, Ibid.., ff. 153, 161-63, 166-67, 171-74. Altri argomenti registrati: proroga sospensione rate a S. Giuseppe a Bologna, spostamenti, assistenza alla madre (Filippo Gasti a Castellazzo), abito e cappuccio, assoluzione da obblighi, onorari, differimento capitolo in Corsica, vendita casetta, messa in oratori privati, ore canoniche, brevi di Messa, eccesso età, altare privilegiato, noviziato, vendita podere, benedizione papale a Cuglieri (Sardegna), adozione a convento, baccellierato, esami, privilegi di maestro, magistero, parrucca, assoluzione fabbrica di S. Pietro per Messe, censo, assistenza a fam., educanda, enfiteusi, sospensione di rate, leggere libri proibiti (Gio Angelo Picozzi, Stanislao Melani e Andrea Panichelli), monaca caratteriale, stanza perpetua a Cesena (rescritto cavato da carte della contessa Cappi Braschi). I personaggi sono: Carafa, Riminaldi, Buschi arciv. di Efeso, Giulio della Somaglia patriarca d’Antiochia, P. Stanislao Melani, G.B. Zauli canonista, C.A. Sermarini, Mercanti, Origo, A. Carabelli.