Carlo Piola Caselli
Il card. Carlo Francesco Caselli (parte prima)


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     Nel 1747 i francesi, che tentano di invadere il regno sabaudo, son sconfitti all’Assietta. Inghilterra e Russia firmano un’alleanza antifrancese.
     Finalmente, nel 1748, le potenze europee firmano la pace di Aquisgrana: Maria Teresa conserva la corona e suo marito Francesco I vien riconosciuto imperatore, anche se Federico II conserva la Slesia. Parma, Piacenza e Guastalla vengon date a Filippo di Borbone, fratello di Carlo (re di Napoli e di Sicilia), Francesco III d’Este recupera Modena.
     Il re si è ristabilito in salute. Il 5 giugno il card. Vittorio Amedeo della Lanze vien accolto dal govern. march. di Rivarolo con salve di cannone anche alla partenza, che avviene il 7, essendo il primo porporato a nomina per diritto della real casa di Savoia, decorata ora dalla Santa Sede di questa prerogativa, che la allinea alle altre auguste reali potenze del cristianesimo. (14)
     Nell’ottobre 1748 spira il march. Giantommaso Ghilini, “uomo di grande senno”, ed il Bolla coglie l’occasione per tesserne un elogio per l’oculata amministrazione dei suoi beni, che ha saputo accrescere pur sobbarcandosi molte spese. Lascia tre figli, il march. Vittorio Amedeo, (15) il cav. di Malta Giovanni Ambrogio Maria e Tommaso Maria, prelato residente a Roma, che diverrà nunzio apostolico e cardinale. (16)
     Nel 1749 il principe Kaunitz suggerisce a Maria Teresa il rovesciamento delle alleanze, ossia un’intesa con la Francia.

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(14) Manoscritto Bolla, in T. SANTAGOSTINO, Ibid.., pp. 418-19.

(15) Vittorio Amedeo Ghilini si è sposato con Gabriella, secondogenita di Alfonso del Pozzo principe della Cisterna e di Barbara Roero di Cortanze, figlia del gen. d’artigl. govern. della cittadella di Torino, legandosi ad una delle più potenti famiglie della capitale.

(16) Bolla, in SANTAGOSTINO, p. 419.