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Il 27 ai PP. priore a Torino (prof.° Peyrani), Fil. Vinay a Genova (P. Pell. Beltrami), Mich. Ang. Borri a Mendrisio (dispiacere per la m. di Viecha, memoriale), Lor. Ferri a Rimini (questo degnissimo regg. Bentivegni, risoluto a rimpatriare, ci dispiace di perderlo), Gius. Deaugustinis a Foligno (se gli occorre venire un periodo a Roma, vedremo per la sua destinaz., avendo sofferto dell’aria di Perugia nel 1789), Gio Ang. Mazzasogni a Guastalla (grazie per il disimp. del pulp. di Vogogna, e relaz. della visita di Vigevano, avendo fatto bene a non fare pubblicità, non essendo munito del regio placet. “L’inquieto P. M.ro Fabbri, quanto inetto, altrettanto inopportuno”), Vinc. Gadini a Pesaro (richiamo dei nazionali della Romagna, “salvarli dal naufragio, che loro sovrasta”, suoi servizi a Pesaro al seminario ed alla Religione, P. Damiani a Faenza, a lui la regg. di Cesena, P. Bemtivegni, occorre fare qualche sacrificio, giovani per qualche tempo senza scuole e senza cura, “ma Dio vede che non è nra colpa”), Gius. Masetti prov. a Passignano del Lago (priore di Todi, in Romagna prof.° Sciocchetti, PP. Bentivegni, Damiani, Gadini, Wiser non se la sente, malgrado gli si sia fatto leggere le imperiose circostanze ed il pericolo, frà Pell. Tonti, il Bonci, PP. Fabbrini e Fabbri, il primo anziano, ma quest’estate sarebbe bene andasse, Perilli a quest’ora l’avranno fatto partire, se differisce e succede qualcosa, ricompenseremo i suoi meriti col farlo servire, anziché a Perugia, nei conv. della prov., ringr. della nota lucchese, auguri per la visita), Piraccini a Cesena (P. Damiani regg. di Faenza, suo f.llo bacc. lettore a Faenza, lasciando Montescudolo da cui non sa distaccarsi, o Civitella, PP. Bentivegni, Gadini regg. a Cesena, sarà difficile distaccarlo dal seminario di Pesaro, P. Masetti nuovo prov., P. teol.i Traversari e Vallaperta, Guastalla), Gio Ant. Negri a Torino (prof.° Sebastiano Peyrani, causa Verando, minaccia di ricorrere al principe), bacc. Monti (libri contab., errori a saldo, libro degli obblighi della sagrestia del ’97, messe di Franc. e Isab. Volpe, Cesare Volpe, non tutte soddisfatte da G.B. Assolese, rendite, conteggi, libro d’uscita, ripristino dei capitali, deposito senza incorrere nelle censure), il 31 ai PP. Fil. Matteucci a Città d. P. (prof.i, “Decreto riguardante le Monete”), Gio Ang. Tomei a S.M.N. (prof.° Luigi Deamicis), Fil. Bodrati a Civitella (al conv. di S. Angelo in Vado, d’intesa col P. Masetti), Deaugustinis a Senigallia (venire a Roma dove ci intenderemo meglio, indurre P. Damiani a passare in Romagna, P. Bazzoni), Fil. Masetti a Città di C. (copia del decreto delle monete, PP. Matteucci, Tommei, priori in pectore, cap. XXVIII delle Costituz., partenza dei romagnoli, P. Perilli, rescritto della penitenzieria per P. Spallettini, P. Bodrati deve partire da Civitella, S. Angelo in Vado), Gius. Damiani a Senigallia (timido e di poco coraggio, renitente alle ns insinuazioni di andare in Romagna, suo f.llo, P. Bentivegni, a Faenza o Rimini, vada con P. Piraccini), a don Gius. Cianci a Valentano (invia il rescritto a favore di P. Sost. M. Spallettini affinché, tornato alla Relig., “nel grembo della Madre”, “sia per condurre una vita veramente religiosa”, “cancellare quelle enormi macchie, che ha fatto alla medesima, ed a se stesso”. “Rescritto tanto dolce, e sovave” quanto “può godere un Padre nella recupera d’un figlio smarrito e perduto”, collocamento ad Ischia di C.).
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