Carlo Piola Caselli
Il card. Carlo Francesco Caselli (parte seconda)


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     Il 28 al P. Francesco M. Morelli ad Asti circa le modalitàò del capitolo, “siamo noi poco amanti dei Brevi … tuttavolta quando così voglia la necessità, converrà aver pazienza”. A Baudisson ad Asti accenna a P. Morelli, P. Marchetti concorre al sociato “con pieno nro sentimento”, i PP. vocali eleggeranno quello che ‘in Domino’ crederanno più a proposito per la provincia. Gli ricorda che nel capitolo del 1782 erano tra i concorrenti lui, Balbi e Berti, gli ultimi due ora defunti, “è cosa ordinaria che per i vari partiti si facciano diverse ciarle, né per ciò si è mai implorata la mano del generale” purché non si usino maniere indebite nel procurarsi i voti, non potremo essere indifferenti, ma sulle voci vaghe non v’è ragione di fermarsi. “Quanto alle disposizioni a lui poco favorevoli di alcuni … essendo segreto il voto, sono pure segrete le ragioni moventi del medesimo”, spesso si suppone contrario uno che poi non risulta, “volersi però immergerein queste tenebre non è che tempo perduto”. Passa poi a trattare di studi, dell’imminente arrivo di P. Craviotti, “si darà così qualche riparo al dis(s)esto portato nella nra gioventù dalle rivoluzioni seguite nella misera nra Italia. Se il P. Curato non fa il suo dovere, ha Mons. Vesc. ed il P. Prov. che possono e devono correggerlo ed al prossimo Capitolo potrà portare i suoi ricorsi”.

     Riscontra al cav. Matteo Luigi Simon (s. avv. p.le ed avv. del Tabellione in Sardegna), a Cagliari, “Non può essere che gradito l’augurio d’un anno felice dopo parecchi giorni d’angustie, e d’avversità. Ora faccia Iddio, che per l’anno, in cui siamo entrati si avverino i presagi di Lui”. “Sentiamo esservi in quel Regno rimessa una perfetta tranquillità” ed augura salute al fratello, portatosi in Pisa, percui sarà più facile aver “il contento di rivederlo”. (375)

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(375) Il 28 ai PP. Giac. Fil. Caselli priore a Castelnuovo Scrivia (pulp. di Cassine, lettera da Castellazzo, annuale di Torino), Gaet. Ang. Mariani a Montecchio (P. socio Canepari e capitolo a Parma, citatoria per il 9 maggio “non mutandosi d’aspetto le attuali circostanze, vi sarà delle difficoltà”, modalità, non approviamo trasmissione dei voti per lettera, lettore Bonfichi a Parma, prof.° Longhi a Pesaro, PP. Gatti e Beretta sacerdoti a Piacenza e P. Biancardi), G.B. Craviotti a Perugia (per il viaggio e il programma di filosofia), Fil. Padovani vic. p. e del s. offizio a Senigallia (sperando che la memoria contro il P. Guiducci sia falsa), Gio Ang. Belluomini a Foligno (memoria, P. Politi, esamini bene le carte).