Carlo Piola Caselli
Il card. Carlo Francesco Caselli (parte seconda)


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     All’arciprete parroco don Emidio Cancelli a Camerino (via Ancona), per benedire abitini, “Attesi i Prodigj, che descrive nelle sue lettere, di quella S.ta Immagine di M. SS.ma Addolorata, se mai volesse erigerne la Compagnia ce ne dia l’avviso”, intanto gli unisce l’autentico Sommario dell’Indulgenze e “l’avviso del Franzetti rapporto alle miracolose Immagini per di lui regola e cognizione”. Anche qui, si esprime col massimo garbo e considerazione, ma si esime dall’entrare direttamente nel merito! (373)

     Bonaparte il 20 scrive causticamente al card. Mattei, a Roma, una lettera che dà anche alle stampe, precisando che le parole di pace presso il S. Padre di cui era stato incaricato a Brescia fossero state superate da quegli uomini venduti alle corti che li impiegavano, rimarcando che possa esser testimone diretto del proprio desiderio di pace, affinché la guerra non abbia luogo, ma che i dispacci della Segreteria di Stato mostrino chiaramente i maneggi e l’accecamento di chi dirige la corte romana.

     Il 20 al P. Giuseppe Savelli a Firenze perora la causa del chierico suddiacono Filippo Barbarini, figlio di quel convento della SS. Nunziata, “questa pecorella smarrita” chiede con calore di ritornare “pentito e ravveduto del suo fallo”: per Caselli l’equazione è perfetta, al vero pentimento corrisponde il perdono.

     A Negri invia la citatoria per il capitolo, intanto il presupposto deve essere che si faccia, se non si potrà, si provvederà come le altre volte. Pochi giorni fa questo sig. conte di Chalembert, nuovo ministro di Sua Maestà, ci passò caldi uffizi in favore del P. m.ro Zuffinetti per affiliarlo a quel convento, percui, non dipendendo da noi, bensì da quei Padri, a tenore delle costituzioni, gli chiede di renderli edotti. (374)

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(373) Il 18 ai PP. G.B. Craviotti a S.M.N. (pat. di lettore ad Asti, dove l’attendono due giovani ns de’quali abbiamo le più vantaggiose informazioni), Belluomini a S.M.N. (esame di bacc. di Craviotti, pat. per Asti, parta subito, se occorre gli somministri del denaro per il viaggio, P. Stefanelli a Gubbio, mons. “vedendo che non partiva, quasi che credeva d’essere canzonato”, dovendosene servire per il seminario, citatoria), Vallaperta (prof.° Gio Ang. Vitali a Pesaro come il prof.° Franc. Gius. Longhi, da Galliate), Am. Scandaliberi ad Ancona (per non lasciare gli studenti oziosi e dispersi, 2 o 3 a Montefano per filosofia, il lettore godrà tale privilegio con l’obbligo di condurre a spasso i giovani).

(374) Il 20 ai PP. Negri (continua: P. Schiavi, adoz. prof.i Ghersi e Ravanini, P. Mussini, distribuz. degli studenti Balbi e Peyrani a Torino, Rossi e Sardi ad Asti dal lettore Craviotti, la cui pat. forse deve passare in senato, inizi sollecitam. la scuola, gli dia intanto una pat. provvisoria ‘de mandato’, annuale di Torino ’97 e ’98, P. Alessio Lazari, predica di Cassine al Caselli di Castelnuovo Scrivia e di Racconigi a Marchetti), Fil. Balbi a Galliate (per portarsi ad Asti, prof.i Longhi, Vitali e Gasparoni, pat. di Vogogna), Gio M. Centenero a Faenza (prof.° Gasparoni per Pesaro, P. Taddei), Vinc. Gadini a Pesaro (tre buoni giovani, Longhi, Vitali e Gasparoni, pat. per Faenza per P. Taddei), Gius. Canepari a Parma (pulp. di Piacenza o Parma, P. Ferioli, citatoria per il capitolo, da farsi a Parma, P. Stabilini), Luigi Calza ai Servi (pentimento frà Fil. Barbarini). Il 25 ai PP. Belluomini (“Non è il solo Prof.° Deamicis cui per l’avvenuta disgrazia nel Reggiano manchi la fede de vita et moribus”, buone informazioni, laurea a Craviotti, buon viaggio per Foligno dove “la di lui presenza porterà calma a quegli animi alquanto alterati”. “Gli ricordiamo, che sembraci, che sia da farsi la visita di S. Marcello”), Mazzasogni (pulp. di Vogogna, P. Balbi, visita di Galliate, Vogogna e Vigevano, dispense riservate).