Carlo Piola Caselli
Il card. Carlo Francesco Caselli (parte seconda)


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     Al P. Vincenzo Gaddini a Pesaro suggerisce di sostituire lo studio della filosofia al corso di teologia, prendendo la direzione dello scientifico e della condotta morale, “l’attuale sconvolgimento delle cose così esige”.

     Puntualizza severamente il 7 a Piraccini a Cesena, dopo aver accennato al quaresimale di P. Lodi ed al P. Minarelli, “il P. Mro Malerba, per la di lui ripugnanza ad andare a Ferrara se mai venisse a perdersi quel convento, si meriterebbe una scomunica”. (360)

     Il 10 a Baudisson ad Alessandria, oltre al pulpito di Valenza Po, accenna che per concorrere al sociato pare vi sia anche un altro. A Negri, oltre al sociato, “Supponiamo che avrà intesa la morte del nro Mons. Gio Ant.° Cossù Vesc. di Bosa, avvenuta a Cuglieri il 16 scorso, ed è stile che in tutti i conventi gli si facciano i suffragi, nella lusinga che avrà dato gli ordini opportuni”. (361)

     Il 14 invia conferma in Messico al convento di Sant’Elisabetta di aver ricevuto le sei copie a stampa dell’orazioni recitate colà dal P. Giuseppe Michele d’Aquilera, correttore del terz’ordine, auspicando che tranite loro s’accresca la devozione di quel popolo ai Dolori di Maria SS.ma. Scrive anche a don Gennaro Alonso d’Armigno a Barcellona, ringraziandolo delle copie e della lettera inviata anche a nome di P. Nicola Ramirez, le altre sei copie potrà consegnarle al P. Piquer che provvederà a spedircele.

     Il 16 a Savelli a Firenze osserva, riguardo al convento di Pistoia, “le circostanze non solo sono ancora infelici, ma si sono rese in felicissime”, percui ritiene inutile rammentare l’affare al cav. Angiolini. (362)

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(360) Il 3 dicembre ai PP. Negri (continua: allontanare da Parma PP. Ghersi e Bonfichi, prof.i Sardi, Rossi, Peyrani e nov. Balbi non potendosi tenere lo studio a Torino per ristrettezze di spazio, se P. Ravanoni passasse ad Asti), Gio Ang. Baroni a Lucca (giovani prof.i, ne rimangono 9 della prov. di Mantova , Lombardia e Romagna da sistemare, studio di filosofia, P. Giovannini, Montefano, Pesaro, Piacenza, PP. Gadini, Lupini, Marmaranzana, prof.° Picchi secolarizz. o espulsione), Gio Ang. Mariani a Montecchio (quar., P. Gio Ant. Rossi e converso Ceruti a Borgo S.D., P. Marazzani per 2 o 3 m. P. Franzoni, pat. conf. per P. Lodorini, prof. Gervasoni a Parma, lettera tramite sig. Donnino Riverberi a Parma, alla posta di Torino al sig. Olivieri), Gius. Gualdi a S. Gior. (varie), Gio Al. Giovannini a Piacenza (prof.i Milanesi e Gorla), Pell. Artusi a Parma (prof.i Gervasoni e Cecchiari), Gir. Priggioni a Città di C. (pulp. 3 volte la sett., studenti, P. Gazzani, esposizione pubblica). Il 7 ai PP. Gius. Canepari a Parma (prof.i Gervasoni e Cecchiari, rescr. per novizio Sommariva), Piraccini (cont.: Dotti mro dei novizi, P. Bruschetti non ancora riconosciuto bolognese, P. Bodrati).

(361) Il 10 ai PP. Pell. Palazzoli a Bergamo (quar. colà per evitare viaggi, disagi e pericoli, P. Fil. Palazzoli suo f.llo) Pell. Lena a Lucca (quar. a S. Marcello), Pell. Ferioli al Paradiso a Milano (quar. a Parma), Belluomini a Montefiascone (credito di Crecsenzio Fracassini verso P. Bonfigliolo, inutile negarlo, perdipiù essendo di famiglia assai bisognosa. Suffragi per mons. Cossù), Gius. Bevilacqua a Faenza (P. Celsi quar. nella città di San Pietro di Bologna, ai Servi P. Predieri che, per isgravio, si acconteneterbbe delle sole limosine, a lui pulp. di Piacenza), Gius. Gatti a Forlimpopoli (P. Franc. Dapini fuggito ancor convalescente e sotto le cure del medico dalla prigione del conv. per portarsi a casa e tentar la secolarizz.).

(362) Il 14 ai PP. Canepari a Parma (religiosi da Reggio e Montecchio, P. Ferioli, lettera al padre dell’Allomelli), Belluomini (Fracassini assai idiota, a Roma nel 1790 poi a Viterbo, P. Bonfigliolo, P. Perilli cappellano de’ corsi, suffragi per mons. Cossù, il vesc. di Foligno ha a cuore l’onore del ns abito), Gir. Pichi a Città d. P. (quar. a Perugia), Gio Fil. Pontremoli (quar. nella cattedr. di Città d. P.), Ottaviano Colacicchi (quar. a Montefano, passi alla curia vesc. e ai comunisti), Bonf. Pichi a Rimini (quar. di Budrio), Luigi Grossi a Faenza (quar., predicatori forestieri), Gius. Predieri ai Servi (quar.), Gius. Bevilacqua a Faenza (offerto pulp. di Piacenza, ma eletto predic. nella cattedr. di Faenza), a mons. Moscardini vesc. di Foligno (ringr. ed assicura che tutto verrà pagato), il 16 ai PP. Gius. Savelli a Firenze (ricambia auguri, compl. a P. Angelico Cardi, fac. di ben., P. Deaugustinis, a Faenza appena espulso da Ferrara), Fil. Ricca ai Sette Dol. a Napoli (affari partic.).