Carlo Piola Caselli
Il card. Carlo Francesco Caselli (parte seconda)


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     Da Bologna S. Giuseppe il 2 agosto scrive a: Pichi a Rimini, Prosperi a Roma e Damiani a Città della Pieve. Il 4 a Ballestrer a Genova accorda licenza di andare in Spagna, malgrado la poco misurata lettera della quale ne sentirà tutto il rammarico. Notiamo la garbatissima bacchettata che riceve costui, il quale dapprima avrebbe voluto fare il giro d’Italia ed ora ripiega invece sulla Spagna, avendo evidentemente riflettuto sulle prospettive nebulose della nostra penisola. Il 5 al reggente e priore Giacomo Filippo Caselli a Castelnuovo Scrivia concede (178) la licenza di predicarvi la quaresima, così il decoro dell’abito allontanerà la soppressione di quel convento, invece, per l’annuale di Torino, volentieri, ma fin che è priore non può abbandonar per cinque mesi, avendo assunto anche la confessione.

     Ribadisce alla contessa Giulia Forni Riminaldi a Ferrara quanto già le aveva espresso, circa l’inopportunità che suo fratello, P. Forni, si sposti a suo piacere, ora con uno, ora con un altro pretesto, da Ferrara.

     Secondo quanto scrive a Mariani il 7, conta di rimanere a Bologna fino al 18 o 20 e quindi partire per Imola, Faenza e Cesena, dove dovrà trattenersi un po’. Sarebbe disposto ad aiutare l’ab. Gasparo Bertolazone a Roma alla Pace, come gli precisa il 9, portandogli sei rocchetti di mussolo arricciati, ma in quattro persone hanno un solo baule, con i panni, i sigilli, i libri, di città in città. A Prosperi confida che se P. Mattei andasse priore a Benevento, ne sarebbero altrettanto atti i PP. Battelli di Narni, Giuliani di Orvieto, non Gonella poiché sarebbe meglio un suddito pontificio, il baccelliere Monti non è il caso di levarlo di stanza, far capitale al caso di P. Giansanti, poi gli comunica la morte di P. Cingari, mentre si compiace che il P. socio “coll’uso della china abbia allontanato la febbre”. (179)

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(178) Il 2 ai PP. Bonf. Pichi (dopo il quar. a Perugia avrà tutto il tempo per tornare al conv. a Rimini che, essendo l’unico fuori dello stato veneto, non sarà necessario celebrare il capitolo così presto dopo Pasqua, ne parleremo in occasione della prossima visita), Prosperi (accorda venga ricevuto un chier. pres. da Colacicchi, ridurre ad 1 i 3 avvocati, P. Monti come stia rapporto all’arciv., render vani gli ‘attentati’ del prov. di Napoli, P. Cenerazzi), Gius. Damiani (a lui e suo f.llo di passar le vac. di sett.-ott. in patria, al secondo di recitar il panegir.), il 4 a Mariani a Reggio (P. agostiniano, carte fu don Gio Ant. Tonelli con testam. 2.V.1697 e messe lasciate a Licciana, questioni canon. rel., limosina sinodale, strano che P. Zuffinetti con ottime referenze si sia dato a stravaganze, forse fomentato da P. Vaccari, debito del fù Pell. Bonfichi, salute per la visita che compirà), il 5 ai PP. Ben. Bianchi a Ferrara (promette giustizia ed equità), Pell. Lena a Lucca (predica a Budrio già impegn., fissata questa de’ Servi, per P. Dal Pozzo, quar. a S. Gius. nel ’96, ma già imp. per P. Giusino), il 7 a Mariani a Reggio (grazie d’un pagam., P. segr. Pirattoni, credito Bonfichi).

(179) L’11 ai PP. Franc. Volpini a Piacenza (conteggi malattia e fun. del fù prov. Mazzasogni, conv. della Madonna di Piazza e di S. Anna), Gio Ang. Scazza a Piacenza (obbedienza per P. Bignami, consumi di lenzuola, materasse, fuoco e cibaria per la morte di Mazzasogni, scr. a P. Volpini di passare dal conv. di Borgo S. D. al conv. di S. Anna 100 lire di quella mon.), Gio Ang. Stabilini a Reggio (conteggio dei gg. di viaggio del novizio Sardi in base al rescr. della s. congr.), Pell. Marazzani a Borgo S. D. (tasse, il fù Pell. Bonfichi creditore del fù Mazzasogni di 100 sc. di Milano, altri 200 in S. Anna, P. Volpini attenzione, dovendosi da un amministr. aver occhio non solo al presente, ma anche al futuro, iscriz. in marmo o in stucco?), Fil. Vallaperta a Soragna (disordini di qualche studente di Piacenza, P. Bignami, C. vorrebbe partire sul princ. della pross. settim. per Imola e Faenza, spera incontrarlo o a Faenza, dove conta intrattenersi un g. in più, o a Forlì, raccolga le notizie su S. Pedretto).