Carlo Piola Caselli
Il card. Carlo Francesco Caselli (parte seconda)


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     Il 22 al priore a Castelnuovo Scrivia Giacomo Filippo Caselli, cui è già stata spedita la patente di reggenza, espone che le attuali circostanze non consentano che predichi la quaresima a Genova, pulpito giù assegnato peraltro ad altri, e gli propone Castiglione delle Stiviere.

     Il 23 ragguaglia il sacerdote francese don Pietro Jacquet de Soubise, a Forlì, per dirimere il malinteso riguardante la libertà delle messe stabilita dal vescovo a favore loro, ma nei 15 scudi da rilasciarsi ai conventi ospitanti non si rileva ragione alcuna di cui si debba sentire aggravato. Ciò non ostante, passando di là, sentirà meglio le parti, raccomandando intanto quella moderazione che deve essergli propria e suggerita dalle circostanze. (176) Il 26 a Prosperi , “Ringraziamo Dio, che finalm.e il P. M. Colacicchi è andato a Benevento”. (177)

     Il 28 persino Robespierre vien ghigliottinato, insieme a Saint-Just. In Francia, con una nuova emissione di assegni, si accentua l’inflazione.

     Il 30 confida a Prosperi che non dispiace il progetto di mandare Mattei priore a Benevento, essendovi colà l’arcivescovo suo protettore. Soppesa l’opzione Cenerazzi di restare sotto l’obbedienza, rimarca l’irregolarità di Colacicchi, rivolge l’attenzione a Pistoia, il progetto del vescovo approvato dal governo di assegnare 200 luoghi di monte, già trattato da mons. Alliata e passato nelle mani degli emi Campanella e Rovarella, sarebbe bene esporlo al card. protettore, esprime dispiacere per la morte dell’ab. Pistolesi e della malattia del P. socio Massetti. L’indomani conta di effettuare la visita a S. Giuseppe (da dove data la corrispondenza del 2 agosto), ma di restituirsi presto ai Servi e rimettersi in viaggio a metà di agosto verso la Romagna.

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(176) Il 22 ai PP. Vinc. Gallina a Sommariva (distrib. quar.), Luigi Ant. Guidotti a Lucca (feste compagnia di M. SS. Addol., processione solenne la prima dom. di mag., quar. a Genova), Ant. M. Venturini a Verona (fondaz. comp. de’ Sette Dol. ad Ala di Trento e fac. dei 7 altari, religiosi defunti aggiuntiva di P. Dini, P. Galassi), Greg. M. Falchi vic. Gen. a Sassari (P. Campagna. Tasse), Pell. Lena a Lucca (pulp., Perugia), il 23 al P. Vinc. Gadini a Pesaro (panegir. di S. Fil. a Rimini e Cesena, oraz. fun. da stampare sarà riveduta da P. Amati, diverg. con P. Ghirlanda sagrestano), il 24 ai PP. Pell. Artusi a Parma (saper tenere e contenere i giovani), Franc. Tonnarelli a Licciana (essendo ancora a Bologna non potersi assumere di trattare la sua questione col card. min. di Vienna, non sa se sia diretto a Vienna, essendovi il vic.° imperiale in Italia cui spetta la cognizione e decisione di codesti affari. Questione dei religiosi defunti, registro, legato di Baccana, ricorrere al vesc. o alla congr. del concilio).

(177) Continua: (PP. Cenerazzi e Solinas, promoz. bacc. Cella, “Alla Sala dell’Emo Protettore passi a Nro conto la solita mancia”, ritirate le tasse di Sardegna del ’92 e ’93, PP. Saini, Vallaperta trasmetta a Firenze le carte spettanti P. Guerrini), il 26 ai PP. Fil. Saini a Mantova (conf.), Bonf. Pichi a Rimini (quar. di Perugia), Fil. Padovani ad Ancona (contegno di P. Girelli ), Pier Franc. Viecha a Mendrisio (prov. Negri, placet per la visita, bacc. Fil. Ferrero), il 28 al P. Mariani a Reggio (prof.° Beltrami, temerario reclamo del denaro donato dai suoi parenti, caso simile allo Sbaraglini, tanto si è rimesso in decoro. Partecipazioni in favore della sig.a Benotti, di suo zio Claudio e di sua madre Ermen. Mariani. P. Stabilini, conteggi, indulto per il novizio Sardi pel periodo di Torino, carte del fù Pell. Bonfichi e di P. Zuffinetti a Licciana ), il 29 ai PP. Negri a Torino (pat. conf. per i PP. Gius. Ferrero e Goletti, relaz. fatta al sig. conte ministro ottima, PP. Artusi, Carlo Bonfichi, Franc. Marazzani parroco a Castellazzo, approvaz. adoz. Ferrero, pulp. tutti impegnati, di Milano al prov. di Lombardia), Fil. Schiavi a Tortona (dieta a Genova non ha incontr. difficoltà, definitor Basso, col conte Graneri sarà sbrigato l’affare della Vezza, si tratterrà a Bologna fin dopo il 15 ag., passando poi via via a far le visite fino a Roma), Gius. Savelli a Firenze (P. Lupini, luoghi di monte, biglietto di quella segreteria del R. Diritto).