Carlo Piola Caselli
Il card. Carlo Francesco Caselli (parte seconda)


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     Del medesimo tenore, anche se va più al sodo, è l’altra al P. Gio Antonio Negri socio provinciale, nel “permettere come permettiamo … al P. Mro Paolo Gius.e Nro Fratello di prodursi, e concorrere”, evidenziando la necessità di procedere, comunque, a redigere la citatoria; un’altra simile al P. Filippo M. Schiavi ex provinciale e priore a Tortona, con il quale si pone un problema, “Ma al caso del Breve”, “come si farà con Genova?”, forse a questo il provinciale non pensa, ma non ne scriviamo fuorché a Lei, avendo anticipato un passo con l’avv. Figari, ministro di quella repubblica, che ha promesso d’interessarsene ma, in caso di negativa, come si fa? “Potrebbe illuminarci sopra questo punto”, “preghiamo de’ Nri ossequi a S.E. Mons. Vescovo” ed all’occorrenza s’abbocchi con lui.

     Insomma, in Piemonte, terreno che scotta, nessuno si è fatto avanti, salvo suo fratello, poi vi è connessa la questione di Genova, facente parte della provincia.

     Per fortuna, migliore è la situazione altrove: invia simile citatoria a Bernasconi a Pergola, per il capitolo fissato al 6 maggio a S. Maria Nuova, il segretario Pirattoni si è assunto l’incombenza di farne stampare le copie che poi, debitamente firmate, dovrà distribuire ai conventi. Unico concorrente P. Masetti. Conclude “Vogliamo sperare, che sia il Nostro Capitolo per andar molto bene, con soddisfazione, e quiete”. (137)

     L’8, indirizzandosi al P. Luigi Ghersi reggente a Torino, accorda al bacc. Zuffinetti di esporsi all’esame pel magistero nel prossimo capitolo provinciale di Lombardia, come se fosse il solito ‘accedat’, potendo mettersi in viaggio esattamente un mese prima, per trattare in patria certi suoi affari, a lui invece invia la patente di annualista per quella chiesa. Consente al priore Vincenzo Graziani, a Todi, di candidarsi socio provinciale nel capitolo, prevenendolo che già si sia fatto avanti il mro Giuseppe Masetti, parroco qui a S. Marcello e già a S. Nicola in Arcione, persona di merito anche per letture e reggenze. Avverte di queste due candidature Bernasconi, per avere il suo parere, aggiungendovi le querimonie del Pazzaglia. (138)

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(137) L’1 feb. ai PP. Cam. Bruschetti a Parma (scuole nel periodo pasq. e quar. a S. Polo), Ottav. Colacicchi a Benevento (riscontra quella da Lipari, credito del prov. di Napoli verso il conv. di Benevento, eventuale sequestro dei frutti nella giurisdizione napoletana), Giac. Fil. Cocchiaroli a Perugia (PP. Castellani e Beltrami, promoz. in sospeso, i loro meriti non andranno persi, quar.), Pell. Marazzani a Borgo S. D. (acquisto casetta delle monache, occorrerebbe dal sovrano la deroga alla legge di ammortizzazione, suggerisce modalità, progressi della fabbrica), Bernasconi (chiesa di Narni, settimana santa, P. Cotogni per venire a Roma un mese), il 5 al sig. Dom. Pazzaglia (P. Mattei, se parlerà male di lui, ne informeremo P. Bernasconi).

(138) L’8 ai PP. Ag. Casotti a Traù (tramite P. Fil. Padovani ad Ancona, non avendo avuto notizie e sue risoluzioni), Fil. Padovani (c.s.), il 12 ai PP. Fil. Canepari a Parma (concorre al sociato, con gradim. della prov.), Gir. Pichi a S. Sepolcro (di passare per Roma nell’andare a pred. a Corneto).