Il 29 a Dini a Cesena si dice contrario a levare P. Boselli da Bologna, “per seppellirlo” in Civitella, o P. Robotti, o P. Casotti quando ritornerà essendo, si crede, impedito dalla peste. Se vuol servirsi di P. Ramponi, faccia pure e, se non ha l’età, impetri dal procuratore gen. una dispensa. Con molto spirito aggiunge “Del barile Facchini scaricato sopra di noi lo ringraziamo. Tuttavolta non ricusiamo portarlo”, benché con poca speranza di avere i ducati 80 ovvero 64 scudi. Lo informa infine di aver destinato il sacerdote Amadio Guiducci ai Servi a Bologna, come studente di filosofia. (136)
Considerando la situazione, conviene con Testafochi a Vignale “che sarà purtroppo moralmente impossibile il celebrare, come si dovrebbe dopo Pasqua il Capitolo di quella Provincia”, percui ci si deve appigliare ad un rescritto apostolico ma, per regola, lo si deve intimare, con citatoria condizionata e tale da potersi poi impetrare il provvedimento tramite il quale si disintimerà e si convertirà in dieta, o ristretta congregazione procapitolare dei soli provinciale, soci e definitori, rendendo edotto di questa prassi S.E. il Ministro; “scorgiamo dalla Sua la deferenza che Egli, e molti della Provincia”,”hanno per la Nostra persona, rimettendosi a Noi” per chi promuovere al sociato, che risveglia sentimenti di gratitudine, ma avremmo preferito che il genio della provincia si esprimesse, pertanto abbiamo pensato di accordare al P. mro Paolo Giuseppe Caselli (non essendosi affacciati altri) il permesso di concorrere.
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Il 29 ai PP. Calisto Politi a Foligno (dimissoria per prof.° Placido Guiducci), Bernasconi a Pergola (pat. conf. per P. Gius. Martinelli, quar. del Piobbico al bacc. Rivelli, prof.° Guiducci a Foligno, P. Am. Guiducci pat. per i Servi, luogo per la celebraz. del capitolo).
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