Carlo Piola Caselli
Il card. Carlo Francesco Caselli (parte seconda)


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     Apprendiamo “della somma quiete ed unanimità” del capitolo, dalla lettera in pari data al proc. gen. Prosperi a S. Marcello, con cui lo relaziona della risposta al card. Corsini; deve invece far sapere al card. Chiaramonti (futuro Pio VII) che il P. Bianchi non sia stato levato da Cesena dal generale al quale non spetta rimettercelo, e di passar quindi la pratica al provinciale, non conoscendo la faccenda, “nella quale per altro desideriamo di poter dimostrare a S. E(m). il Nro profondo rispetto”. A mons. Ermenegildo Ianussi, canonico e vicario gen. a Bertinoro, chiede, informandone il vescovo, di far sapere a P. Simi che ha licenza di portarsi a Cesena, rinunziando al suo priorato, essendo la sua “vita in pericolo, stante l’eccesso a cui giungono i malcontenti, ed i torbidi cervelli Civitellesi”, aggiungendo “fa orrore sentire, che per private gelosie fra famiglie e famigli si prenda a perseguitare a questo segno un Religioso, di cui fecero son due anni, tanti elogi e ringraziam.i al Nro Antecessore”. (83)

     Il 16 a mons. Roberto Costaguti per il trasferimento di P. Gaetano Taddei da Lucca a Reggio: dovendo passare da quelle parti, si vedrà. Il 18 compiega al proc. gen. Prosperi il decreto per Benevento e comunica di aver fissato la partenza per Piacenza al 27. (84) Col P. Antonio M. Venturini a Verona si rallegra della predicazione e poi del felice incontro in Padova del P. Baroni, socio a pieni voti di quella provincia mantovana, ragguagliato in merito dal vescovo e dal priore di Padova. Accenna anche allo spoglio Puchol. Con Dini si sfoga di aver sentito ieri, dall’emo arcivescovo, che il convento dei Servi abbia bisogno di provvedimenti, per ora l’ha detto in aria, ma se succede qualcosa, vi mette mano lui, e gli ha intanto dato un foglio contro i PP. Cuzzani e Guerrini, che creano disturbi. (85)

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(83) Il 15 ai PP. Ermeneg. Simi a Civitella (rin. nelle mani dei PP. Bernasconi e Dini prima di chiedere la destinaz. al prov. di Roma), Giac. Fil. Cocchiaroli a Senigallia (ritardo a rientrare a dirig. gli studi dopo la predicaz.), Dini a Cesena (cautela a reinvestire e garanzia di un terzo del venditore di un fondo, patenti per i PP. Piermei e Bentivegni, priore Giberti, prof.i Fellini e Adami, risp. al card. Chiaramonti, P. Simi a venire a Cesena, vicario gen. di Bertinoro conferma i pericoli, scriva a S. Giorgio, alloggio per lui a S. Giuseppe), il 16 al sig. Carl’Antonio Gualdi a Guastalla (lic. a suo figlio P. Antonio di stare a casa, poi a Senigallia completerà lo studio di teologia).

(84) Continua (prof.° Curti, ritornato da poco a San Marino, fatto arrestare a Rimini da P. Baldini, nuovam. fuggito come scr. il priore Grandini, dal nunzio di Venezia non ha avuto alcuna commendatizia, l’attestato se l’era compilato da sé. Ne scr. a P. Grandini a San Marino, come ha saputo da P. Ferri, cui riscontra). ai PP. Luigi M. Grossi a Faenza (quar.), Pell. Gavazzi a Cesena (fac. di confess. data dalla s. penitenzieria o dalla segreteria dei memoriali).

(85) Continua (sulla possibilità di conf. al P. Marzajoli, P. Predieri “è partito mal soddisfatto”, non si è più visto “Deo gratis”, chissà se ricorre alla s. congreg.; P. Parisi, nota sulle spese superflue), il 20 al P. Bart. Ballester (pat. conf., di P. Leca nessuna notizia), il 21 a P. Redaello, leggasi ‘Pazienza’ anziché ‘Piacenza’, errore del trascrittore.