Carlo Piola Caselli
Il card. Carlo Francesco Caselli (parte seconda)


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L’handicap è insito nelle costituzioni dell’Ordine, secondo le quali il procuratore gen. non può divenire subito generale, ma occorre un intervallo di anni. Evidentemente, questa severa clausola è stata inserita per evitare arrampicate. La situazione internazionale, anche se grave, a maggio è ancora ininfluente in questo genere di decisioni, percui la chiave di lettura di questa forzatura deve essere diversa. In genere, le alte cariche sono molto ambite, ma in questo caso sono i padri vocali, ossia i suoi confratelli, a rivolgere la supplica al papa in suo favore.

     Il card. Corsini ne relaziona Pio VI ma, per poter derogare dalle costituzioni, il pontefice deve esser confortato da dei validi motivi, non bastando che tutti, meno, ovviamente, il Caselli, abbiano sottoscritto, ed essendo semmai condizione necessaria ma non sufficiente che a sottoporgliela sia un porporato di altissimo rango. (6) Ma poiché questo sommo consenso vien, abbastanza facilmente, ottenuto, con breve papale del 25, riusciremo a comprenderne il movente che ha animato il cardinale ed il pontefice, nel giro di tre settimane, ossia verso la metà di giugno.

     Il capitolo generale è presieduto dal card. protettore Andrea Corsini ed il 26 maggio, all’apertura formale, vien data lettura al ‘breve’ di Pio VI, datato 25, recante la dispensa al P. Caselli per poter essere eletto priore generale, su petizione dei padri capitolari: distribuite le schede, i padri capitolari votano, si procede quindi allo spoglio di esse, alla verifica che tutto sia conforme, e se ne proclama quindi il risultato. Caselli vien quindi subito eletto, con 22 voti a favore su 23 mancando, ovviamente, quello dell’interessato a proprio favore, per una questione di correttezza formale, che dà il suo voto a Prosperi. (7) Infatti, il “28 Maggio 1792. In questo giorno si è celebrato nel conv.to di S. Marcello di Roma il Capitolo Generale in cui è stato eletto in Superiore Generale dell’Ord.e nro de Servi di Ma Verg. il Revdmo Padre Mro Carlo Caselli alessandrino, ed in Procuratore Generale il M. R. P. Mro Andrea Prosperi Luc(c)hese: quegli figlio del con(ven)to del Castellazzo. Questi è figlio del con(ven)to di Montefiaschone. Li decreti in detto capitolo fatti, ed emanati sono li seguenti”. (8) Il definitor generale può quindi proclamarlo ritualmente e canonicamente eletto.

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(6) La famiglia Corsini è legata al nome di Lorenzo (n. 1652), divenuto Clemente XII (1730-40), i cui nipoti, Bartolomeo (1683-1752) divenne principe e suo fratello Neri (1685-1770) cardinale, in odore di giansenismo, al quale fu affidata la cura del governo nel corso della lunga malattia del papa-zio. Altro card. è il ns Andrea (1735-95), il cui carteggio si conserva nella biblioteca Corsinana a Roma (Acc. d. Lincei) fondata da mons. Lorenzo nel 1754, accanto alla quadreria, rivaleggiante con quella di Firenze. Oltre al card. Piero (m. Avignone 1405) ricordiamo, al servizio della Chiesa, Andrea (1301-74), vesc. di Fiesole proclamato santo, Neri (m. 1377) suo fratello, vesc. di Fiesole venerato come beato, Amerigo (1370?-1435) primo arciv. di Firenze. Tra i vari politici e diplomatici, Elisabetta PIOLA CASELLI, Un ministro toscano al Congresso di Vienna (1814-1815) dalla corrispondenza inedita di don Neri dei principi Corsini con S. A. I. e R. il gran duca Ferdinando III di Lorena, Firenze, estr. d. “Rassegna Nazionale”, 1914, pp. 1-138.

(7) Epistulae Priorum Generalium, s. I, v. 35 (1792-98), ff. 2r-4v: card. protettore, f. 2r, richiesta dei capitolari, ff. 2v-3r, voti, f. 4v. Acta Capituli generalis Fratrum Ordinis Servorum B. M. Virginis celebrati in Conventu S. Marcelli de Urbe die 26 mensis Maij anno 1792. “Presidente Emo et Rmo DD. Andrea Corsini S. R. E. Cardinali eisdemque ordinis apud Sanctam Sedem Protectore”, f. 2; “Hisce absolutis distributae sunt schedulae pro electione Superioris generalis quae successive collectae numeratae atque examinatae sunt a scrutatoribus. In schedulis autem vigenti duabus compertum est ad Generalatus munus electum fuisse Re.mum P. Magistrum Carolum Caselli, in una autem A. R. P. M. Andreas Prosperi. Cum schedulae essent num.° 23, juxta numerum vocalium. Quapropter A. R. P. M. Andreas Prosperi primu Definitor Gen.lis declaravit et publice edixit praedictum R.mum P. M.rum Carolum Caselli rite et canonice electum fuisse in Priorem Generalem totius Nri Ordinis”, f. 4v.

(8) Decreta Edita in Capitulo Generali Romae Celebrato, die 26 Maij, 1792, ff. 183-84, suddivisi nei capi I, II (da 1 a 9, con poi risposte da 1 a 9), III. Concordat cum Originali. Fr. Amideus Astori Partitarius. Riporta norme sulla celebrazione delle messe, sugli studi, sui definitori provinciali, sui padri discreti, sulla nomina dei priori, in base anche all’esperiemza maturata. In Libro de’ Partiti et Memorie del Con(ven)to di S. Stefano d’Alessandria del Ordine de’ Servi di M.V.