Carlo Piola Caselli
Ricordi storici, risorgimentali ed europeistici
nell'Archivio Piola Caselli


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     Relativamente ai Canalis di Cumiana si conserva un albero genealogico d’epoca, miniato, in pergamena, dove spiccano, tra gli altri, i nomi, con i relativi stemmi, di Aymo, scudiere di S.A.R. il duca Carlo Emanuele II, Margherita Dumas castellana d’Alemagna, il marchese Ottaviano San Martino d’Aglié governatore di Torino, Francesco Maurizio gentiluomo della camera di S.M. e Francesca Monica San Martino d’Aglié, un altro Francesco Maurizio luogot. col. nel regg. provinc. di Asti, Ludovico maggiordomo di camera di Vittorio Amedeo II. Anche Giacinto, marito di Giulia, aveva ereditato questa prestigiosissima carica. Ma spicca fra tutte Anna Carlotta Canalis di Cumiana, contessa di San Sebatiano, marchesa di Spigno, figlia di Francesco Maurizio e Francesca Monica, dei quali abbiamo or ora passato in rassegna le armi miniate, sposata in seconde nozze, per entrambi, con Vittorio Amedeo II il quale, per ritirarsi con lei, aveva rinunciato al regno, in favore del figlio: vicenda che ha preso una piega dolorosissima quando, dopo l’abdicazione, trascorso un periodo di quiete e sempre informato, con deferenza, degli affari di stato, essendosi le note assai diradate per poi scomparire del tutto, irritato, avrebbe voluto riprendersi il regno, ma vi era il problema del giuramento di fedeltà al nuovo monarca dei governatori delle fortezze, percui l’ex re, insistendo, veniva arrestato e si dava la colpa della sua condotta alla marchesa di Spigno, contro la quale l’arcivescovo di Torino teneva una durissima requisitoria, riportata dal Botta nella sua Storia d’Italia. (29) L’ Enciclopedia Militare ricorda Giovanni Secondo Canale conte di Cumiana, comand. le truppe piemontesi in Corsica, azione troncata dalla pace di Aquisgrana, promosso gen. (1754), ha quindi comandato le truppe in Sardegna (1755).

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(29) ) Questa requisitoria era stata dettata anche da motivi religiosi poiché le autorità ecclesiastiche ritenevano Carlo Emanuele III molto più malleabile di Vittorio Amedeo II.