Carlo Piola Caselli
Ricordi storici, risorgimentali ed europeistici
nell'Archivio Piola Caselli


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     Caselli era divenuto vescovo di Parma, pur avendo conservato la dignità arcivescovile: nei turbinosi eventi del 1814 la città aveva visto alternarsi gli austriaci, accolti festosamente, e poi i francesi, trattati con esultanza anch’essi! Ma un’ordinanza del vicerè Eugenio non transigeva: allora Caselli gli scriveva una lettera (6 marzo) che affidava ad una deputazione, per rabbonire il principe, spiegandogli le circostanze di forza maggiore, e questi rispondeva con grande deferenza al cardinale, dal suo quartier generale di Mantova (9 marzo). Ma in quello stesso giorno tornavano gli austriaci e l’incertezza durava fino all’11 aprile allorché, a Fontainebleau, si decideva la sorte di Parma, da affidare a Maria Luigia. (13) Infine, Napoleone aveva lasciato libero il Papa a Fontainebleau, per creare una spina nel fianco di Murat, che lo aveva tradito.
     Mentre il card. Giuseppe Spina, divenuto arcivescovo di Genova, si era professato acceso napoleonista, quasi esaltato, nelle sue prediche, nelle quali aveva raccomandato, tra l’altro, la coscrizione militare in favore del despota, salvo poi pentirsene pubblicamente, in cattedrale, con una sua famosa omelia, alla caduta di Napoleone, il card. Caselli, invece, aveva assunto toni più moderati, pur essendo fautore della continuazione di una politica concordataria, fino al 1811 quando, in occasione del concilio nazionale di Parigi, circa le prerogative del papa, aveva avuto il coraggio di affrontarlo, quando era all’apice della propria potenza. L’imperatore ormai preferiva gli adulatori che volevano la sua rovina agli onesti consiglieri che lo mettevano in guardia. In questa perigliosa occasione Spina e Caselli erano in perfetta sintonia, ma ormai il despota era troppo impelagato e, secondo storici coscienziosi come il De Segur, (14) la campagna di Russia sarebbe divenuta ogni giorno sempre più ineluttabile, malgrado i pochi come loro che tendevano a frenarlo: ciò avviene quando la politica prende il sopravvento.

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(13) ) Carlo PIOLA CASELLI, Il cardinale Carlo Francesco Caselli nel periodo servita, napoleonico, e di Maria Luigia, Rivista Storica Svizzera, t. 26, f. 1-2, 1976, pp. 72-73.

(14) ) Philippe DE SEGUR, Napoleone in Russia, voll. I-II, B.U.R., Milano, 1950. C. PIOLA CASELLI, Ibid., pp. 69-71.