Carlo Piola Caselli
Ricordi storici, risorgimentali ed europeistici
nell'Archivio Piola Caselli


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     Tralasciamo che officio dei Piola di Milano era stato quello di dare dall’alto del carroccio, con una scure (pioche), i segnali delle mosse sulla campana, tralasciamo anche Ottavio Piola ascritto al collegio dei cavalieri (1754) e Giuseppe Maria (1771), degni continuatori di quel Prevostino Onofrio milite, onore serbato ai più valorosi nobili e ricchi cittadini, Antonio e Prevostino ricordati nel 1488 negli atti del notaio Frisiani: non sappiamo se i Piola di Montecastello avessero attinenza certa con quelli di Milano e di Genova. (9)
     Accenniamo appena alla genealogia dei Piola di Montecastello, dove possiamo andare sul sicuro: Vitale, notaio di comunità, figlio del suddetto Ferdinando, Giuseppe Gian Michele, giudice in Bassignana, Giovanni, notaio ed agente di casa Castiglione Stampa a Montecastello, ed i figli di questi, tra cui Michel Angelo, Ubaldo e Marianna.
     Il 5 marzo 1789 Michel Angelo Piola prestava giuramento, nelle mani di Vittorio Amedeo III, per divenire sostituto avvocato fiscale, iniziando così la sua brillante carriera fino a consigliere di Sua Maestà, che lo condurrà alla corte imperiale di Genova, città in cui si spegneva il 28 maggio 1813 ed appariva un pubblico elogio sulla Gazzetta di Marengo. (10)
     Nel frattempo, il 31 dicembre 1772 era nato, a Montecastello, anche Ubaldo Piola, che si sarebbe reso emulo del suo avo Ferdinando, come diremo in seguito. Accenniamo a Marianna Piola la quale, essendo andata sposa al Conte Sacchi, di Castelceriolo, nella loro villa (11) aveva posto il proprio quartier generale Bonaparte, nel momento cruciale della battaglia di Marengo, tanto che ella, per lo spavento, tra elmi e spade, gagliardi batter di tacchi, tintinnio di speroni, scalpitio di cavalli, colpi di cannone, aveva ritenuto assai più prudente nasconder la propria bellezza e appetibile giovinezza, rifugiandosi nelle segrete: i suoi discendenti diretti conservano ancor oggi, nelle Marche, il letto in cui si è riposato Napoleone.

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(9) ) Le voci sono controverse: tramite Luigia Polenghi, figlia della contessa Calotta Maggi, i conti Piola Caselli si congiungono ai Piola di Milano; il conte Antonio Piola in un suo discorso ufficiale a Palazzo Ducale, a Genova, vantava ascendenti genovesi; il marchese Stampa era di Milano percui, se i Piola abitavano nel suo castello, potevano verosimilmente provenire da Milano.

(10) ) Archivio Piola Caselli, sezione pergamene, Autografi dei Re di Sardegna; C.-A. VALLE, Alessandria dall’origine ai nostri giorni, vol. IV, Falletti, Torino, 1835.

(11) ) Jacques GODECHOT, L’occupation d’une propriété voisine de Marengo par l’armée française, Riv. Italiana di Studi Napoleonici, 1981.