Carlo Piola Caselli
Ricordi storici, risorgimentali ed europeistici
nell'Archivio Piola Caselli


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     L’archivio Piola Caselli, per le azioni svolte da molti personaggi di questa famiglia e da quelli ad essa direttamente collegati, riguardante gli ultimi tre secoli, coprendo in modo particolare il periodo napoleonico e risorgimentale, nonché i primi decenni del secolo scorso, chiudendo in bellezza quest’arco storico con la componente europeistica, ha una valenza di notevole interesse, consistendo, nel suo complesso, in circa 60 metri lineari, oltre ad altri 200 circa di biblioteca, comprendente cinquecentine, volumi dei secoli immediatamente successivi ed una pregevole miscellanea. Le varie componenti storiche sono principalmente quella europeistica, diplomatica, giuridica, economica e militare che spesso e volentieri s’intrecciano e s’intersecano. (1) Ne deriva una radiografia particolarmente originale e desueta dell’Italia in formazione, nel suo difficile percorso, essendo venuta a mancare l’abilità insiemistica di Cavour, ma arricchita da un afflato di coordinate europee ed intercontinentali che la incastonano anche nella spinosa realtà storica.
     Secondo il Caffi (2) l’alfiere Ferdinando Piola aveva militato con onore nelle guerre di Vittorio Amedeo II. La sua famiglia, naturalizzata ad Alessandria nel 1730, si era stabilita a Valenza Po, Pietramarazzi e Montecastello. (3)
     Questo castello per titolo comitale apparteneva al marchese Stampa Soncino ma era, in realtà, abitato “da tempo immemorabile” dai Piola: infatti quando nel 1833 il conte Antonio Piola avrebbe completato l’acquisto delle terre di Pietramarazzi e nel 1838 quelle di Montecastello, per preservarsi il titolo sul castello, il marchese aveva preteso una scatola di tartufi all’anno. (4)

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(1) ) Per maggiori dettagli, vedasi la nota 69 e, per ulteriori precisazioni, rivolgersi a Carlo Piola Caselli.

(2) ) Michele CAFFI, Dell’Abbazia di Chiaravalle in Lombardia, Milano, 1842.

(3) ) Carlo PIOLA CASELLI, Il Conte Antonio PIOLA e le origini del sistema economico moderno, Torino, Reale Mutua, 1976 e in Rivista di Storia Arte Archeologia per le Province di Alessandria e Asti, Accademia degli Immobili, annata LXXXV (1976), pp.5-127.

(4) ) Archivio Piola Caselli, Rogito Villa di Milano, Antonio Piola. Con l’estinzione del ramo principale degli Stampa, nel 1751 il feudo si era trasmesso ai rami degli Stampa-Soncino per i diritti allodiali e Stampa-Castiglione per quelli feudali.