Paolo Orlando
L'Archeologia e l'Ingegneria moderna per il Porto di Ostia


Pagina 11 di 18       

%


     Dal constatato fenomeno idrografico deriva la diversa estensione del delta ai due lati delle foci; sulla sinistra, cioè sulla spiaggia di Ostia e di Laurento, il delta si estende per 14 chilometri sino a Tor Paterno, mentrechè sulla destra va per 24 chilometri sino quasi a Palo. Conseguentemente sono assai varii i graduali protendimenti in mare delle due sponde, come mostra la carta del delta tiberino in cui le linee della battigia del mare, in varie epoche tra l'anno 138 di Roma ed il l875, sono state determinate prendendo per testimoni ruderi di strade, di opere pubbliche e di edificii e ville le cui date di costruzione si poterono determinare con sufficiente approssimazione.
     Allo studio delle condizioni idrografiche della costa romana ha recato in questi ultimi anni, cioè da quando è venuto in primo piano della discussione pubblica il progetto del porto, validissimo autorevole ausilio l'Istituto Idrografico della Regia Marina, con replicati rilevamenti, il primo dei quali colla R. Nave "Washington" nel 1890 e l'ultimo, per agevolare i recenti miei satudi, col "Scilla" nell'ottobre 1926.
     Con sicurezza si era potuto già nel progetto del 1914 stabilire la ubicazione del porto a circa 7 chilometri sopracorrente alla foce del fiume. L'opera complessa ed organica consisteva nell'avamporto e nel bacino interno scavato nelle dune, dal quale si staccava un canale sino al Tevere per la navigazione interna sino a Roma ed oltre.
     Il 29 giugno 1920 S.M. Vittorio Emanuele III°, che dall'avvento al trono si era costantemente informato della propaganda per la resurrezione marittima di Roma, accompagnato da S.A.R. il Principe di Piemonte e circondato dai rappresentanti del Governo, del Comune e della Provincia, davanti a folla plaudente, col tuonar delle artiglierie di navi da guerra incrocianti sul mare di Ostia da secoli dimenticato e silente, iniziava di Sua Augusta mano la costruzione del porto. L'Italia, nel momento più tragico del dopo guerra, dimostrava al mondo, con quell'atto solenne ed austero, di voler vivere e di volere riprendere il suo posto in Mediterraneo, rivendicando la grandiosa eredità del Romano Impero.