Paolo Orlando
Alla conquista del mare di Roma. Diario 1904-1923


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     1° Febbraio 1921
     Domando a Bonomi Ministro della Guerra di cedermi il raccordo ferroviario a doppio binario, scartamento normale, Taranto-Campo del Cimino, di 7 chilometri di sviluppo, costruito durante la guerra dalla base inglese e che ora l'Inghilterra ha ceduto al nostro Ministero della Guerra. Avrei così per la Roma-Ostia Nuova 14 chilometri di armamento a prezzo convenientissimo.

     3 Febbraio
     Insistentemente da loro invitato, accompagno nella visita dei lavori gli intervenuti al Congresso dei Costruttori Italiani.

     4 Febbraio
     Passo parecchie ore al Ministero della Guerra in discussioni con vari alti ufficiali e funzionari relative alla domanda dell'armamento del raccordo Taranto-Campo del Cimino. Vado via convinto che non riescirò a causa della generale renitenza alla smobilizzazione dei materiali residuati di guerra.

     9 Febbraio
     Il Consiglio d'Amministrazione dell'Ente approva la compra dei terreni Aldobrandini per il bacino interno del porto, già in parte occupati dai lavori di splateamento inaugurati il 29 giugno 1920.

     20 Febbraio
     Le condizioni politiche e sociali e quelle economiche si fanno sempre più difficili.

     21 Febbraio
     In rappresentanza dell'Ente Autonomo stipulo coi Principi Lancellotti il contratto per lo sfruttamento della grande loro cava di roccia basaltica in località di Valleranello. Ne sarà tratto ottimo materiale per il balastaggio della ferrovia e per la costruzione delle opere marittime.
     Prego il Consigliere di Stato Avv. Comm. Adolfo Berio, Capo di Gabinetto del Presidente del Consiglio dei Ministri Giolitti, perchè a nome mio gli raccomandi la discussione alla Camera del disegno di legge rimandato dal Senato nel mese di settembre 1920.