Paolo Orlando
Alla conquista del mare di Roma. Diario 1904-1923


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     Ad uno ad uno gli onorevoli deputati mi hanno risposto ricordando la lunga mia predicazione e rilevando l'attuale mia responsabilità per la realizzazione. Tutti si son detti sorpresi di avere constatato come rapidamente e potentemente siano ovunque condotti i lavori. Specialmente i due deputati socialisti, Albertelli e Nullo Baldini, Presidente questi della Federazione delle Cooperative, che erano i diffidenti, sono divenuti entusiasti sostenitori del programma di Roma marittima ed ammiratori dei doviziosi impianti per la costruzione della ferrovia. Il ravennate Baldini anzi, rispondendo al mio discorso, ha fatta una spontanea dichiarazione assai lusinghiera per me, che, cioè, il lavoro compiuto ed il sacrificio di uomini sopportato dalla Cooperativa dei Braccianti ravennati per la bonifica e la coltivazione della pianura ostiense, non adeguato risultato avrebbero conseguito se non fossero intervenuti la tenace propaganda delle mie idee ed ora lo sviluppo della mia azione redentrice di tutta la plaga di Ostia, alla quale è riservato il più grande avvenire.

     27 Giugno
     (Domenica). Alle 8 ho accompagnato il Sindaco, Sen. Adolfo Apolloni, a prendere visione del luogo ove si svolgerà la inaugurazione dei lavori del porto e l'ho informato del modo e delle formalità della cerimonia.

     29 Giugno
     (Martedì). Tempo ottimo senza vento e con sole coperto. Alle 10 precise arriva S. M. il Re assieme a S. A. R. il Principe di Piemonte, ricevuti ai piedi della duna su cui è posto il palco reale, dai Ministri Peano e Sechi, dal Sindaco Apolloni, dal