Paolo Orlando
Alla conquista del mare di Roma. Diario 1904-1923


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     18 Agosto
     Fervido ed assiduo all'opera, animato dal sentimento di collaborare al compimento della grande opera rinnovatrice di Roma, il personale tecnico ed amministrativo, tutto giovane e assunto per concorso, dà ottima prova di sé e su di esso posso contare per il ritmo sempre più accelerato che voglio imprimere alle costruzioni.

     20 Agosto
     Da questa sera, per resistere ai soffocanti calori della città ed alle aspre fatiche del mio Ufficio, incomincio a recarmi a pernottare al Santuario del Galloro, tra l'Ariccia e Genzano, dove quei Benedettini mi danno alloggio nella cella del Padre Priore.

     1° Settembre
     Io devo al più presto realizzare il programma affidato all'Ente, la cui esistenza so precaria per la sua natura ibrida. Io solo ho la fede e la volontà, io solo la speciale competenza tecnica ed organizzatrice; io solo conosco gli uomini contrari e le loro insidie. E meno difficile difendersi dal leone che dal subdolo lavorìo di velenosi microrganismi.

     8 Settembre
     Per necessità di costruzione devo subito allacciare i cantieri di lavoro della Roma-mare alla rete di Stato nella fermata Ostiense. Per non dovere comprare le ruotaie all'altissimo prezzo attuale, ho domandato alla Direzione Generale delle


     Ferrovie di darmene a prestito delle sue sino a quando l'Ente potrà acquistare quelle per l'armamento della linea. L’Ente s'impegna pagare allo Stato gli interessi pro rata temporis sul valore delle ruotaie. Il Direttore Generale Ing. De Cornè ed il Vice-direttore Generale Capello aderiscono alla domanda.