Paolo Orlando
Alla conquista del mare di Roma. Diario 1904-1923


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     Chiedo al Comandante del Corpo d'Armata la concessione di un maggior numero di prigionieri.

     4 Ottobre 1918
     Riunione allo studio dell'Arch. Giulio Magni. In conformità del parere di massima già da me manifestato circa la possibilità di semplificare e rendere meno costose le fondazioni, si deliberano varie modificazioni di dimensioni e di strutture. In conseguenza le fondazioni saranno eseguite più sollecitamente e con minore spesa.

     5 Ottobre
     Stasera nelle redazioni dei giornali è corsa la voce di proposta di armistizio da parte degli Imperi Centrali, i quali accetterebbero i fantastici 14 punti di Wilson. Il nostro Ministro degli Esteri è partito oggi per Parigi. Se, per mala sorte, fosse accettata la proposta del nemico, sarebbe amarissima la conclusione della guerra, mentre ancora è invaso il suolo d'Italia sino al Piave.

     24 Ottobre
     Continuo nel tentativo di far sorgere nella zona industriale che sto formando un grande magazzino per lane gregge ed uno stabilimento per la loro lavatura. Roma diverrebbe il mercato delle lane per il Lazio, la Maremma Toscana, l'Umbria, l'Abruzzo, mentre Foggia rimarrebbe quello delle lane del mezzogiorno.
     Sono occupato per Ostia Castello, dove tra i romagnoli, eccessivamente agglomerati, infierisce la spagnuola.

     29 Ottobre
     Riunione plenaria della Commissione Reale presieduta dal Sindaco. Sono approvati gli schemi dei disegni di legge da me in modo speciale sollecitati e relativi alle espropriazioni per la zona industriale in destra del Tevere, (pianura di Pietra Papa e colline che la chiudono) ed all'applicazione delle facilitazioni fiscali a favore degli stabilimenti che vi sorgeranno. La discussione è stata conclusiva, sebbene qualche osservazione pregiudiziale di un commissario avesse minacciato di rimandare tutto alle calende greche. Dopo il discorso d'occasione del Presidente ho ottenuto si deliberasse che per intanto, senza attendere le relazioni delle altre Sottocommissioni, la presidenza domandasse al Governo la riduzione in leggi degli schemi già approvati. Ciò è urgente per entrare in possesso di nuovi terreni, essendo quelli della zona di San Paolo già tutti impegnati per nuovi impianti.