Paolo Orlando
Alla conquista del mare di Roma. Diario 1904-1923


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     Settimana assai burrascosa per dibattiti alla Camera, terminati con le dimissioni del Governo, mentre la Nazione è in ispirito tutta al fronte, dove le armate austro-tedesche hanno sferrata una intensa e generale offensiva. Iniziatasi il 24, sono oggi minacciati gli sbocchi su Cividale, su Udine e su Cormons. Posizione militare assai critica. La resistenza interna del paese è stata snervata dalla debolezza del Governo e dalla coalizione pacifista dei cattolici, dei socialisti e dei neutralisti.

     31 Ottobre
     Alle 3 antimeridiane del 30 le prime pattuglie di cavalleria tedesca sono entrate in Udine. In tre soli giorni abbiamo dovuto ridurci in territorio nazionale sulla linea del Tagliamento, abbandonando territori nemici ad occupare i quali avevamo impiegati due anni e mezzo di azioni eroiche e di sacrifici immani. Della nostra seconda armata non si sa più nulla; la terza continua a ritirarsi verso il Tagliamento. La crisi di Governo è ricomposta col cambiamento di alcuni Ministri.

     6 Novembre
     L'invasione austro-tedesca, oltrepassato il Tagliamento, dilaga rapidamente, contenuta e ritardata soltanto dalle nostre truppe di copertura che si vanno generosamente sacrificando in continue battaglie contro forze preponderanti.
     Intanto diviene impressionante l'esodo delle popolazioni delle provincie invase. Le varie associazioni civili, e fra esse il Comitato Nazionale « Pro Roma Marittima », si offrono ad accogliere i profughi che giungono a Roma.

     10 Novembre
     La Giunta Municipale si costituisce in « Comitato Pro Profughi », nel quale assumo l'incarico di provvedere agli alloggi. Stasera stessa metto a disposizione il Borgo Acilio ancora disabitato e capace di 500 persone; l'Ospedale di Sant'Egidio, vuoto e che ha 100 letti.