Paolo Orlando
Alla conquista del mare di Roma. Diario 1904-1923


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     18 Agosto
     Il Direttore Generale dell'Ufficio Speciale Ferrovie private, cui espongo le ragioni che impongono di non oltre rinviare gli atti della concessione, acconsente alla emissione del decreto senza la preventiva costituzione della Società sub-concessionaria, purché gli atti sieno firmati da due dei promotori del Sindacato francese ed una banca di gradimento del Governo italiano si faccia garante per venti milioni di lire, quanto è il costo preventivato della ferrovia. Sono grato ai funzionari statali e capitolini di avere assecondato le mie fatiche di questi quattro giorni di ferie del ferragosto.

     11 Settembre
     Il Sindaco e il Segretario Generale sono ancora fuori di Roma. Ottengo finalmente che la Cassa Depositi e Prestiti dichiari al Comune di essere disposta a concedere il mutuo ridotto a lire 5.100.000. La Cassa domanda però alcune dimostrazioni, a dar le quali senza ritardo prego il pro-Sindaco, che mi fa osservare non essere facile far presto dovendosi ricorrere alla competenza di vari uffici municipali e raggiungere l'accordo tra di loro.

     26 Settembre
     Il Ministro dei Lavori Pubblici ha riconosciute giuste ed eque le domande che ho fatto presentare dal Segretario Generale del Comune e relative a due punti ancora controversi del disciplinare della concessione. Di conseguenza il Comune ha potuto telegrafare al Sindacato decorrere da oggi il termine per la stipulazione dell'atto di sub-concessione. D'altra parte ho procurato che fosse firmata dal Sindaco e spedita la lettera in risposta a quella della Cassa Depositi e Prestiti recante la data dell'11. Sono occorsi ben 15 giorni, ed ancora mi pare aver fatto un miracolo di sollecitudine. Vado avanti nonostante tutti e tutto, ma a stento. Il Sindaco, a cui avevo scritto a Terracina, mi rispose il 18 agosto con una lettera insolente. I francesi dal canto loro menano il can per l'aia, forse per la stagione non propizia agli affari. L'Assessore al Piano Regolatore, incaricato delle espropriazioni e che aveva intenzione di ridurle alla semplice striscia della ferrovia, prima in villeggiatura e poi per un mese a Vichy.