Paolo Orlando
Alla conquista del mare di Roma. Diario 1904-1923


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la concessione non manca che l'approvazione del Consiglio dei Ministri. Sacchi s'impegna di domandarla alla prima riunione.

     11 Dicembre 1912
     Sono ricevuto in udienza da S. M. il Re, cui doverosamente riferisco sullo stato attuale delle pratiche della ferrovia.
     Nuovamente affermo che continuerò con fermezza a lavorare e lottare con volontà, nell'intento che durante il suo Regno Roma, ridivenuta padrona delle antiche colonie libiche, abbia con esse nel rinnovato porto di Ostia dirette e rapide comunicazioni; la ferrovia e la fondazione di Ostia Nuova non essere che necessari accessori della grande opera di rinascita.
     Sua Maestà ha replicato essere ormai prossima la vittoria per la deliberata costruzione della ferrovia, alla quale Ostia Nuova e il porto seguiranno per naturale conseguenza.

     21 Dicembre
     Il Consiglio dei Ministri approva il decreto di concessione.
     Tocca ora al Municipio di concludere nei suoi rapporti col Sindacato francese.

     24 Dicembre
     A Montecitorio lunga discussione coll'On. Romanin Jacur che s'interessa vivamente per la sola linea navigabile Venezia-Milano, mentre io domando che nel disegno di legge in preparazione sia inclusa la navigazione interna del Tevere con base nel porto di Ostia.
     Molti deputati miei amici intervengono per congratularsi dell'approvazione della ferrovia ed annesso pontile in mare.

     27 Dicembre
     Riunione alla sede del Comitato « Pro Roma Marittima » della Commissione cittadina di vigilanza per la ferrovia. Si delibera convocare l'8 gennaio l'Assemblea delle associazioni economiche e politiche dalle quali ricevemmo il mandato, per rendere conto del nostro operato e stabilire la nostra futura attività dopo che, uniti in fascio, siamo riesciti a rendere eseguibile la ferrovia.