Paolo Orlando
Alla conquista del mare di Roma. Diario 1904-1923


Pagina 116 di 298       

%



     5 Luglio
     Seconda riunione dei Consiglieri della Camera di Commercio ed Arte, Soci del Comitato. Ho letto loro tutti i voti favorevoli al porto formulati da vari enti ed in tante assemblee e detto loro essere in questo momento la questione tanto bene avviata a soluzione che un voto della Camera riescirebbe molto utile e molto gradito al Governo. Li ho prevenuti doversi preparare a contrastare i rappresentanti di altri porti che vivono a spese di Roma. Mi hanno assicurato della loro fede e della loro volontà, e mi hanno pregato di preparare un pro-memoria e l'ordine del giorno da presentare all'approvazione.

     6 Luglio
     Ottengo dal Sindaco di far cancellare dall'ordine del giorno della Seduta del Consiglio la proposta di Giunta concedente lo svincolo dalla espropriazione di un terreno presso la Basilica di San Paolo. Tocca a me, Consigliere di opposizione, vigilare a che non si commettano errori con lasciarsi portar via dalla vigile speculazione fondiaria quei terreni che, con lontana preparazione, furono destinati al più facile e meno costoso sviluppo di tutte quante le opere per il congiungimento della città al mare e per quelli conseguenziali. Pochi mesi fa arrivai all'ultimo momento ad impedire che

     il Municipio svincolasse addirittura 750.000 metri quadrati della magnifica pianura dei prati di San Paolo.
     Ho impegnata la mia volontà e la mia vita per far risorgere Roma sul mare ed imprimere alla Capitale della Nazione un più progredito assetto economico e civile, non per arricchire i proprietari dei terreni giacenti nella vasta zona che ho messa in valore, e che non hanno portato il benché minimo aiuto, fosse pure interessato, all'ardua e nobile impresa, ma assistito invece alla mia battaglia deridendomi.