Paolo Orlando
Alla conquista del mare di Roma. Diario 1904-1923


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     La sera intervengo alla riapertura del Consiglio Comunale, che finisce male a causa di una battaglia suscitata tra il pubblico da alcuni consiglieri socialisti contro la nostra impresa libica. Cerco di sedare il parapiglia, ma ad un certo momento mi trovo di aver afferrato per il colletto un consigliere socialista per impedire che sopraffacesse un nazionalista. Non so chi mi abbia salvato da un colpo di sedia alla testa. Sono stato preso poi nel gorgo della ressa da cui me ne ha tirato fuori un maresciallo dei carabinieri. Il male è dipeso dall'avere sostituito le sedie alle vecchie panche fisse nella parte riservata al pubblico nell'Aula Senatoria.
     Si è riunita la Commissione per la penetrazione della ferrovia. Giacomo Boni ha continuato nelle sue esagerazioni, chiedendo che la galleria sia abbassata sino a due metri sotto il livello del mare, cioè sino a 32 metri sotto il piano di Piazza Venezia.

     29 Novembre
     Sono ricevuto, assieme alla Commissione nominata dalle varie associazioni cittadine, da S. E. Sacchi. Il Ministro promette d'interessarsi presso i vari uffici del suo Ministero affinchè l'istruttoria della nuova domanda di concessione della ferrovia sia conchiusa con tutta la maggiore possibile sollecitudine.
     Riunione del Consiglio Comunale vibrante di patriottismo; sala affollata di pubblico inneggiante alla nostra guerra di Africa. Nella precedente seduta il Consiglio aveva represso un tentato movimento di opposizione dei consiglieri socialisti, sei dei quali non alzatisi al grido di evocazione d'Italia, sono stasera obbligati ad escire dall'aula.