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La Giunta, inconsideratamente, aveva dal canto suo presentata al Consiglio Comunale analoga proposta che ho combattuta rudemente. Bisogna considerare che quei terreni sono stati valutati dai periti da lire 0,24 a lire 0,40 il metro quadrato, ma che acquisteranno un valore venale di 5 a 10 lire al metro quadrato, eseguite le opere di Roma marittima. Non la bonifica era il movente della domanda del proprietario, ma la realizzazione dell'enorme plusvalore, che invece deve essere realizzato da chi avrà costruite le opere, per poterne ammortizzare il loro costo. Questa fu la ragione per cui ottenni con la legge 6 aprile 1908 di vincolare alla espropriazione terreni di ben più vasta superficie di quanto occorresse alle sedi delle opere progettate e di quelle conseguenziali dell'avvenire. |