Paolo Orlando
Alla conquista del mare di Roma. Diario 1904-1923


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     Dopo hanno parlato Nathan e Ferraris dichiarandosi perfettamente d'accordo con me.
     La Commissione ha incaricato noi tecnici di redigere il detto piano regolatore. La giornata di oggi è stata buona per me e per il Comitato « Pro Roma Marittima ».

     28 Settembre
     Il Campidoglio visito il Regio Commissario, al quale raccomando che la Commissione del Ministero dell'Interno incaricata di redigere il Regolamento per l'applicazione della legge 16 luglio 1907 (Provvedimenti per la città di Roma), faccia in modo che l'articolo II consenta al Municipio di espropriare per pubblica utilità, non solo la striscia per la costruzione della via da Roma al mare, ma anche larghe zone laterali. Chiamiamo a conferenza il Lusignoli. Trovata la soluzione, prego Salvarezza di parlare a Giolitti, per vedere se sia il caso di presentare apposito disegno di legge alla riapertura della Camera.

     30 Settembre 1907
     Cinque ore di Sottocommissione Tecnica del Comune. Critico il progetto Moretti per il vialone largo 80 metri. Critico la posizione del porto, troppo vicina al Tevere.

     16 Ottobre
     Nel forno di un'osteria al n. 95 di via Ostiense (demolito con tutte le altre catapecchie dell'antica via Ostiense), Assemblea costituente dell'« Associazione per il Miglioramento Economico e Morale del suburbio di San Paolo », sezione autonoma del Comitato «Pro Roma Marittima». Unirà i suoi sforzi per ottenere dai pubblici poteri la sollecita costruzione della ferrovia e per agitare la questione di Roma porto di mare. Dovrà ora muoversi il quartiere del Testaccio, pure direttamente interessato.