Paolo Orlando
Alla conquista del mare di Roma. Diario 1904-1923


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     Intima mia soddisfazione per essere riuscito, dopo tanti anni d'incessante propaganda, a far porre in prima luce, in occasione tanto solenne, la questione sino a due anni or sono derisa, come stravagante utopia di megalomane visionario. L'affermazione precisa dell'uomo tecnico di fama universale, fatta in tanto autorevole ed austera assemblea, composta dei migliori tecnici di tutto il mondo civile e di spiccate personalità del mondo politico, finanziario ed industriale, è di grande conforto al mio lavoro.

     2 Gennaio 1906
     Invitato, visito alla Camera di Commercio il Presidente Romolo Tittoni. Dichiara essere entrato nelle mie idee. Che sia proprio riuscito a convincere l'elemento commerciale? Ne sarebbe tempo.

     3 Gennaio
     Roberto De Vito, Capo di Gabinetto del Ministro dei Lavori Pubblici, mi assicura che la ferrovia non sarà concessa se non a chi darà garanzia di poterla costruire ed esercitare e che, nel disciplinare della concessione, sarà tenuto conto del futuro canale di navigazione.

     4 Gennaio
     Con il rappresentante della Società Westinghouse discuto il progetto di massima della ferrovia elettrica Roma-Fusano.

     13 Gennaio
     Conferenza Tomassetti nell'aula magna del Palazzo dei Sabini. Parla dell'antico porto di Ostia ed espone ed illustra con proiezioni luminose il progetto della sua ricostruzione.

     6 Febbraio
     Udienza da S. M. il Re. Le espongo lo stato attuale della propaganda di Roma porto di mare.

     16 Febbraio
     In questi giorni uomini di affari nazionali e stranieri hanno domandato l'appoggio del Comitato alle loro domande per la concessione della ferrovia. Dico esser necessario prima di tutto costituire l'Ente sociale che ne garantisca la costruzione e l'esercizio.