Paolo Orlando
Alla conquista del mare di Roma. Diario 1904-1923


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     L'Ispettore Superiore del Genio Civile Ing. Italo Maganzini domanda la traduzione in francese della mia memoria su « Roma porto di mare », per presentarla al Congresso Internazionale di Navigazione che avrà luogo a Milano nel settembre 1905.

     20 Novembre
     La modesta mia Fiat 1903 ha il vanto di condurre ad Ostia S. E. il Ministro della Pubblica Istruzione. Dall'alto del castello di Giulio II, guardato ora dai romagnoli bonificatori dello stagno già per malaria pauroso, ho fatto contemplare al Ministro il territorio interessato dal progetto di Roma marittima. Orlando è rimasto sorpreso nel vedere che una seconda Pompei giace abbandonata alle porte di Roma. Spero di indurre il Governo a riprendere su larga scala gli scavi di scoperta e di richiamare per essi l'attenzione generale sull'antico porto, così che le menti si aprano al pensiero di ridare a Roma la larga e universale via del mare.

     22 Novembre
     Vedo il Senatore Giacomo Malvano, Direttore Generale della Politica Estera, in merito alla mia prossima visita ad un rappresentante di nazionalità estera. Ho intenzione d'interessare il capitale straniero per far persuaso il nostro Governo a non più considerare come sogno fantastico, ma come realtà conseguibile, la costruzione del porto.

     25 Novembre
     L'Ambasciatore straniero accoglie con favore la mia esposizione.

     28 Novembre 1904
     Invito l'Ing. Capo del Genio Civile, Luca Rossi, a redigere il progetto per la strada da Ostia al mare. Desidera preventivo ordine del Ministero.
     Tittoni, Ministro degli esteri, mi assicura che il Governo vedrebbe con simpatia l'interessamento del capitale straniero. Questa dichiarazione ho voluta come corollario della visita fatta il giorno 25.