Paolo Orlando
Alla conquista del mare di Roma. Diario 1904-1923


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     E' PER ME ONORE E PREMIO DEDICARE CON DEVOZIONE E GRATITUDINE QUESTE PAGINE ALLA MAESTÀ DEL GLORIOSO RE E IMPERATORE VITTORIO EMANUELE III CHE, PRESAGO DEL FATALE RITORNO DI ROMA SUL MARE, NE SEGUÌ COSTANTEMENTE FRA GLI ANNI 1904-1923 IL PROGRESSIVO AFFERMARSI DELL'IDEA E SI DEGNÒ FONDARNE LE OPERE REALIZZATRICI


     RAPALLO, 4 LUGLIO 1941-XIX

IL DIARIO
1904-1923




     ESTRATTO DI QUANTO RIGUARDA LA RINASCITA
DI ROMA MARITTIMA DAL DIARIO FRA IL 1904 ED IL 1923


     1° Gennaio 1904
     La risoluzione presa alla morte di mia figlia Paola, di abbandonare ogni altra attività per dedicare tutto me stesso alla realizzazione di un'idea che, sogno luminoso della prima gioventù, divenne preciso programma tecnico e politico dell'età dell'esperienza, ho già posta in atto prima della fine del funesto 1903.

     13 Gennaio
     La Lega Navale Italiana mi propone al Ministero dei Lavori Pubblici, quale suo delegato nella Commissione Ministeriale per la Navigazione Interna del Regno. Virulentamente contrasta un ingegnere, pure socio della Lega, e che vuole sostituirmi nella Commissione. Promotore di un Sindacato industriale, si trova di aver presentato al Ministero un progetto di utilizzazione del tratto inferiore del Tevere per la creazione di energia elettrica, provvedendo anche, colla sistemazione del fiume, a migliorarne la navigazione tra Fiumicino e Roma. La concessione di eseguire questo progetto segnerebbe la condanna di Roma marittima e la rinuncia, indegna d'Italia, a rievocare le superbe tradizioni marinare di Roma. L'attacco veemente e tenace dell'ingegnere, al primo mio apparire, rappresenta l'inizio della lotta che, volutamente e scientemente, affronto solitario e con un'unica arma: la mia volontà ferma, diritta, inflessibile. Non so prevedere il termine vittorioso della lotta, ma intuisco che molti anni della mia vita occorreranno per conseguirlo.