Dott.ssa Paola Olivanti
Dante Vaglieri alla Direzione degli Scavi di Ostia Antica (1908-1913)


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     Contestualmente venne avviata la catalogazione della Biblioteca Sociale, di cui si approvò anche il regolamento (orari di apertura, modalità di accesso e di prestito dei libri, ecc.). (51)
     Dante Vaglieri morì improvvisamente nella notte tra il 12 e il 13 dicembre 1913, seduto al suo tavolo da lavoro nell’appartamento allestito nel Castello. Il mondo archeologico, in lutto, partecipò al suo funerale che si svolse nel pomeriggio del 14 dicembre ad Ostia Antica: il feretro, avvolto nella bandiera istriana, attraversò tutta la città lungo il Decumano, “portato a spalla dagli operai dei suoi Scavi e dai suoi discepoli dell’Università” (fig. 17) come apprendiamo dall’accorato resoconto che ne fa un commosso cronista sulle pagine del Bollettino dell’Associazione Archeologica Romana. (52) Ai funerali parteciparono, tra gli altri, Ashby, Beloch, Loewy, Lanciani. Nessuno dei suoi ex colleghi del Foro e del Palatino. (53)
     L’eredità scientifica di Vaglieri fu raccolta da Guido Calza, che immediatamente si mise al lavoro per portare a compimento il progetto del Maestro. (54) Sempre combattendo con finanziamenti non adeguati (esigui, a suo dire, rispetto a quelli erogati per il Foro Romano e per Pompei, che in quegli anni assorbivano gran parte delle risorse finanziarie destinate alle indagini archeologiche), Calza per i primi anni condusse le sue ricerche, almeno a parole, nel solco del predecessore, difendendone l’operato e il metodo dagli attacchi di coloro che avrebbero voluto dagli scavi di Ostia Antica risultati diversi e soprattutto più immediati, specialmente in relazione alla conoscenza della topografia e dell’evoluzione urbanistica della città e che guardavano con una certa dose di scetticismo al programma iniziato da Vaglieri, che invece mirava ad una “esplorazione continuata e metodica della città, studiandone e reintegrandone la storia e la vita, sia per quanto riguarda il suo organismo architettonico sia in quanto è essa organismo sociale”, ma che in dieci anni (lo scritto è del 1916) “non ha aggiunto una riga ai testi di Servio e di Floro”. (55)

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(51) ‘Vita dell’Associazione’, BollAssArchRom III (1913), 95.

(52) G. Massano, ‘I funerali di Dante Vaglieri. L’ultimo viaggio’, BollAssArchRom IV (1914), 28-29; id. ‘Ostia Amoenissima’, BollAssArchRom XV (1925), 3-4.

(53) Neanche un cenno, a quanto risulta, da Giacomo Boni. Felice Barnabei, già direttore del Museo Nazionale Romano, coinvolto all’inizio del secolo nello scandalo del Museo di Villa Giulia e che a causa di questo ingaggiò contro Vaglieri una lotta furibonda, si limitò ad inviare un telegramma.

(54) Nel 1914 la Direzione degli Scavi di Ostia Antica fu affidata ad Angelo Pasqui, dal 1914 al 1924 a Roberto Paribeni, poi dal 1924 allo stesso Guido Calza. Calza lavorò ad Ostia fino alla sua morte, nel 1946, con una pausa negli anni 1915-1921, durante i quali fu impegnato prima sul fronte di guerra, poi venne inviato come ispettore archeologo in Friuli.

(55) G. Calza, ‘Scavo e sistemazione di rovine. A proposito di un carteggio inedito di P.E. Visconti’, BullCom 1916, 000000.