Dott.ssa Paola Olivanti
Dante Vaglieri alla Direzione degli Scavi di Ostia Antica (1908-1913)


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     Tra i meriti di Vaglieri si annovera anche quello di aver compreso l’importanza di una corretta divulgazione, per la quale trovò un prezioso strumento nell’Associazione Archeologica Romana, (47) di cui assunse la presidenza nel 1911, succedendo a G. Tomassetti. L’Associazione, reduce da un periodo di crisi, ricevette nuovi stimoli, come anche il Bollettino, istituito all’inizio dell’anno. A giugno vennero inaugurate le “serate di riunione”, “che si tengono il primo ed il terzo mercoledì di ogni mese alle ore 21.00”: si trattava, come dichiara lo stesso Vaglieri, di “conversazioni su argomenti di storia e di archeologia”, relazioni dei soci corrispondenti, inoltre “si mostreranno dal socio sig. Ing. Carlo Coretti meravigliose proiezioni ottenute con la macchina stereoscopica”. (48)
     Accanto al calendario di conferenze, sempre fittissimo e denso di argomenti di attualità per il mondo della cultura, si annoverano altre iniziative prese da Vaglieri, quali la Scuola per Guide, aperta nel novembre 1912 ed inaugurata il 4 gennaio 1913, che per la formazione degli allievi si avvaleva della collaborazione di alcuni soci: furono attivati gli insegnamenti di Storia Greca (affidato a G. Calza), di Storia dell’Arte Greca (affidato a F. Fornari), di Topografia Romana (affidato a F. Tambroni). (49)
     Inoltre Vaglieri creò e fece catalogare l’Archivio Fotografico Sociale (1912) “per la raccolta di negative, positive e diapositive”, la cui consistenza ammonta a “ca. 800 diapositive e 200 negative”. Con uno spirito ed una lungimiranza da prendere ad esempio venne avviato un progetto per la realizzazione di campagne fotografiche su monumenti a rischio di distruzione per le vicende edilizie che in quegli anni interessavano Roma e le zone immediatamente circostanti e si impiantò un laboratorio fotografico per lo sviluppo in sede delle diapositive. (50)

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(47) L’Associazione Archeologica Romana è un ente culturale fondato nel 1902 dai fratelli Pietro e Pio Santamaria, che aveva come scopo iniziale la divulgazione “colta” ed inizialmente esclusiva di quanto andava venendo alla luce nel corso degli scavi urbani successivi al 1870. “La prima finalità ebbe un carattere essenzialmente pratico, cioè quello di permettere ad un ristretto numero di amici, ammiratori delle grandezza degli antichi monumenti, di approfondirne lo studio e la conoscenza mediante sopralluoghi, nei quali ciascuno esponeva le proprie cognizioni sul monumento in esame” (G.Q. Giglioli nella memoria presentata il 24 settembre 1942 alla Reale Accademia d’Italia, in Associazione archeologica Romana 1902-1982, XV-XVI). Negli anni successivi l’attività dell’Associazione si estese sensibilmente, assumendo una cera risonanza anche all’estero.

(48) D. Vaglieri, ‘Vita dell’Associazione’, BollAssArchRom I (1911), 148.

(49) La Scuola, che aveva lo scopo di istruire coloro che accompagnavano i turisti nella visita ai monumenti, funzionò fino alla metà del 1914. Furono organizzate, con cadenza settimanale, diverse visite guidate èresso i siti archeologici di Roma e del Lazio: la guida d’eccezione per gli scavi di Ostia era il Presidente stesso. Dante Vaglieri.

(50) ‘Vita dell’Associazione’, in BollAssArchRom III (1913), 95. L’interesse per la fotografia e per l’uso che di essa si poteva fare non soltanto nel settore della documentazione archeologica o della tutela dei beni monumentali e naturalistici, ma anche come strumento di divulgazione è confermato da un’altra notizia riportata dal Bollettino dell’Associazione Archeologica Romana, secondo la quale il 21 gennaio 1913 il Consiglio Direttivo dell’Associazione, presieduto da D. Vaglieri, affida al consigliere Santamaria l’incarico di cercare un accordo con la Sezione Romana del Movimento Forestieri “circa la possibile partecipazione della nostra Associazione al Concorso Nazionale Fotografico e relativa Esposizione per l’illustrazione delle bellezze panoramiche di paesaggio, di arte, di archeologia, di costumi relativi a Roma e dintorni”: Notiziario, BollAssArchRom III (1913), 48.