Dott.ssa Paola Olivanti
Dante Vaglieri alla Direzione degli Scavi di Ostia Antica (1908-1913)


Pagina 11 di 14       

%


     Se da quanto detto finora è emersa la figura di uno studioso forse un po’ isolato nel panorama archeologico italiano, ma soprattutto romano (ricordiamo i difficili rapporti con i colleghi dell’Ufficio di Roma), da più parti ricaviamo dati sull’amichevole consuetudine che legò Vaglieri agli studiosi stranieri che iniziavano ad affacciarsi ad Ostia per inaugurare quella tradizione di attività scientifica cosmopolita che dura tutt’oggi. Tra gli altri emerge Jérome Carcopino, che scelse Ostia come terreno di ricerca negli anni in cui fu borsista presso la Scuola Francese di Roma, il cui studio è sfociato nell’opera su Virgilio e le origini di Ostia del 1919, (44) oltre che in una guida della città (più storica che topografica) pubblicata nel 1929 e significativamente dedicata “alla memoria di Dante Vaglieri”- (45) Ospite assiduo della Direzione degli Scavi doveva essere anche Thomas Ashby, le cui visite ad Ostia erano iniziate nel 1892 (e non si concluderanno prima del 1925) e che con una campagna fotografica accurata, anche se non sistematica, documentò tutte le fasi di scavo e restauro dei monumenti della città, con particolare puntualità fino al 1912, anno della pubblicazione di un interessante studio su Ostia, (46) per il quale si avvalse anche della disponibilità di D. Vaglieri, che gli fornirà alcune delle fotografie pubblicate insieme alla pianta della città aggiornata al 1912.

* * *

(44) J. Carcopino, Virgile et les origines d’Ostie, Paris 1919

(45) J. Carcopino, Ostie, Paris 1929

(46) Th. Ashby, ‘Recent discoveries in Ostia’, JRS II (1912), 153-194.