Ing. Paolo Orlando
Alla conquista del mare di Roma. Diario (1904-1923)
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IL DIARIO
ESTRATTO DI QUANTO RIGUARDA LA RINASCITA DI ROMA MARITTIMA DAL DIARIO FRA IL 1904 ED IL 192 3
1 Gennaio 1904
La risoluzione presa alla morte di mia figlia Paola, di abbandonare ogni altra attività per dedicare tutto me stesso alla realizzazione di un'idea che, sogno luminoso della prima gioventù, divenne preciso programma tecnico e politico dell'età dell'esperienza, ho già posta in atto prima della fine del funesto 1903.
13 Gennaio
La Lega Navale Italiana mi propone al Ministero dei Lavori Pubblici, quale suo delegato nella Commissione Ministeriale per la Navigazione Interna del Regno. Virulentamente contrasta un ingegnere, pure socio della Lega, e che vuole sostituirmi nella Commissione. Promotore di un Sindacato industriale, si trova di aver presentato al Ministero un progetto di utilizzazione del tratto inferiore del Tevere per la creazione di energia elettrica, provvedendo anche, colla sistemazione del fiume, a migliorarne la navigazione tra Fiumicino e Roma. La concessione di eseguire questo progetto segnerebbe la condanna di Roma marittima e la rinuncia, indegna d'Italia, a rievocare le superbe tradizioni marinare di Roma. L'attacco veemente e tenace dell'ingegnere, al primo mio apparire, rappresenta l'inizio della lotta che, volutamente e scientemente, affronto solitario e con un'unica arma: la mia volontà ferma, diritta, inflessibile. Non so prevedere il termine vittorioso della lotta, ma intuisco che molti anni delia mia vita occorreranno per conseguirlo.
19 Gennaio
Ricevo dal Ministero il decreto di nomina. Eppure l'ingegnere mio avversario non si acquieta, ehè anzi domanda, e gli viene accordata, una speciale riunione del Comitato Centrale della Lega Navale Italiana. Non vi ottiene l'agognata revoca della mia nomina e dà le dimissioni da membro del Comitato.
30 Gennaio
Sono nominato Consigliere dell'Associazione Commerciale Industriale Agricola Romana.