Carlo Piola Caselli
La corazzata Avérof varata a Livorno


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     Ricordiamo anche, tra le cromolitografie Il trionfatore Avérof: ai quattro angoli della “cornice” sono raffigurati i busti di Re Costantino, (151) Giorgio Avérof, Paolo Cunduriotis ed Eleftherio Venizelos. In ogni foglia di alloro del riquadro, i nomi delle città e delle isole greche liberate o da liberare (sono comprese infatti anche quelle del Dodecaneso, cedute dal governo ottomano all’Italia). Al centro in alto “3 dicembre 1912 – 5 gennaio 1913”. (152)
     Possiamo ricordare anche una litografia in cui l’Avérof è nello sfondo prospettico, di Salvatore Christidis, autore ed editore, intitolata Il sogno panellenico, raffigurante Costantino che riceve da un euzone la chiave della città di Costantinopoli, (153) oppure quelle squisitamente allegoriche, quali la Grecia libera la Macedonia 1912 – 1913 (la Grecia è raffigurata in clamide e la Macedonia con le catene spezzate; dietro a destra Costantino e Venizelos; sotto, a destra Paolo Cunduriotis e Nicola Bòtsis; sono rappresentati anche: la corazzata Avérof, come è scritto nel salvagente, euzone, marinaio cretese ed altri) (154) o quell’altra, anch’ essa di Christidis autore ed editore, intitolata Il trionfo dell’ellenismo, raffigurante Venizelos e la Grecia su un cocchio, tirato da due cavalli (le forze nazionali), e sette figure femminili (Creta, Tracia, Macedonia, Ionia, Epiro, Isole Egee e Dodecaneso) ed a sinistra: sopra, la libertà, issanti la bandiera greca, ed in basso la flotta greca con la Avérof. (155)

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(151) Costantino all’epoca delle battaglie era principe ereditario ed è poi divenuto re in seguito dell’abdicazione del padre.

(152) Ed. S. Christidis, lit. Ch. Levantis, firmato S. Christidis. Collezione Museo Europeo e collez. N. ed E. Stavrinaki.

(153) Collez. N. ed E. Stavrinaki.

(154) Lit. V. Aulis, E. Loverdù, G. Grispù al Pireo, Ed. Libreria Andr. V. Pascha, Atene e Patrasso, collez. N. ed E. Stavrinaki.

(155) Collez. N. ed E. Stavrinaki.